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Ue: Mattarella, 'la pace dei 70 anni, allargare a Balcani occidentali, Ucraina e Moldova'

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Roma, 10 mar. (Adnkronos) - "Oggi, nel nostro Continente, Stati e popoli che nel passato si sono combattuti sono insieme nell’Unione europea, condividendo valori, identità, principi, prospettive. Il progressivo allargamento della famiglia europea ha conseguito risultati giudicati f...

Roma, 10 mar. (Adnkronos) – "Oggi, nel nostro Continente, Stati e popoli che nel passato si sono combattuti sono insieme nell’Unione europea, condividendo valori, identità, principi, prospettive. Il progressivo allargamento della famiglia europea ha conseguito risultati giudicati fino a qualche decennio fa impensabili. La pace dei settant’anni! Nell’auspicio che prosegua costantemente, sempre più a lungo. Un cammino non sempre agevole, costellato da aperture e da ostacoli, ma che oggi più che mai va proseguito con coraggio, ostinazione e saggezza, sia all’interno dell’Unione sia alle sue frontiere, impegnandosi anche per favorire l’ingresso di nuovi membri –Paesi dei Balcani occidentali che ne sono ancora esclusi, Ucraina, Moldova– e diffondendo nel continente lo spirito europeo, che esprime e persegue pace, dialogo, integrazione, collaborazione e sviluppo". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della celebrazione al Quirinale del Giorno del Ricordo.

"Le nuove generazioni -ha sottolineato il capo dello Stato- hanno ben compreso la sfida del tempo. Abbiamo il dovere di non deluderli e di continuare a operare con coraggio. A sperare, a non rassegnarci. Soltanto così potremo trasmettere ai giovani, idealmente, in questa Giornata del Ricordo il testimone della speranza, incoraggiandoli a mantenere viva la memoria storica delle sofferenze patite da loro connazionali, adoperandosi perché vengano evitati errori e colpe del passato, promuovendo, ovunque rispetto e collaborazione".

"Anche quest’anno -ha concluso Mattarella- la Giornata del Ricordo ci ha offerto e ci offre un'opportunità da raccogliere con impegno per riflettere sulle lezioni del passato. La Repubblica guarda alle vicende drammatiche vissute dagli italiani di Istria, Dalmazia, Fiume con rispetto e con solidarietà, e lavoriamo, nell’Unione europea, insieme alla Slovenia, alla Croazia e agli altri Paesi amici per costruire, ogni giorno, nuovi percorsi di integrazione, amicizia e fratellanza tra i popoli e gli Stati".