Gorizia, 15 mar. (Adnkronos) – "La comunione di intenti tra le autorità politiche di Slovenia e Italia rappresenta il riflesso istituzionale di un impulso che trova le sue radici nei rispettivi popoli, nel desiderio di amicizia espresso dai cittadini, divisi da un confine fisico, eredità della guerra, ma uniti nella convinzione che gli orrori, il sentimento della ritorsione e della rivalsa dovevano lasciare il posto alla convivenza pacifica, alla riconciliazione. È così che Gorizia e Nova Gorica, da sempre crocevia di popoli, lingue e culture diverse, si sono fatte -mano nella mano, come ha sottolineato il sindaco Ziberna- veicolo di questo obiettivo". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del conferimento del Premio 'Santi Ilario e Taziano-Città di Gorizia', unitamente al presidente emerito della Repubblica di Slovenia, Borut Pahor.
"Le due città -ha ricordato il Capo dello Stato- hanno coraggiosamente trasformato la prossimità geografica delle due identità in un’opportunità, dando vita a un esempio inestimabile non soltanto per i nostri due Paesi, ma per l’intera Europa e per i valori che il progetto europeo rappresenta. La cooperazione come scelta consapevole e razionale per mettere a fattor comune, a vantaggio delle persone, conoscenze, risorse, cultura ed esperienze".
"La frontiera, da luogo ostile diventa così fattore di opportunità, di incontro di risorse, di crescita, nell’economia, nella scienza, nelle identità culturali. Lo sottolineava poc'anzi il presidente Fedriga -ed è davvero apprezzabile- la sfida di far sì che il Friuli possa essere laboratorio di idee della cultura trasfrontaliera, per una Unione europea -ha concluso Mattarella- capace di affrontare i temi cruciali che propone lo scenario globale".