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Ue: Mattarella, 'da diritto europeo contributo a omogeneizzazione diritto Stati membri'

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Messina, 22 gen. (Adnkronos) - "Il diritto europeo ha fornito nel tempo un rilevante contributo all’omogeneizzazione del diritto amministrativo degli Stati membri, esercitando una profonda influenza anche per quanto riguarda la disciplina dei rapporti tra potere pubblico e cittadini. Il d...

Messina, 22 gen. (Adnkronos) – "Il diritto europeo ha fornito nel tempo un rilevante contributo all’omogeneizzazione del diritto amministrativo degli Stati membri, esercitando una profonda influenza anche per quanto riguarda la disciplina dei rapporti tra potere pubblico e cittadini. Il diritto europeo mutua dai diritti amministrativi nazionali elementi per la definizione di proprie regole e principi ed enuclea, a sua volta, una serie di valori, principi e criteri che tendono ad armonizzare le legislazioni nazionali". Così il Capo dello Stato Sergio Mattarella a Messina. "L’articolo 4 del Trattato sull’Unione europea enuncia il principio di leale collaborazione nell’esecuzione degli obblighi derivanti dai Trattati e lo declina- dice -A partire dalla seconda metà degli anni ’80 e soprattutto negli anni ’90, ha avuto inizio un processo di riforma degli apparati degli Stati membri in chiave europea e una parallela evoluzione dell’amministrazione europea".

E ancora: "Viene valorizzata la partecipazione pubblica, incentivata la cooperazione tra i Governi nazionali, attribuito il valore di diritti primari alle regole sulla cittadinanza amministrativa. All’Unione vengono riconosciute nuove competenze nell’ambito della pubblica amministrazione e dei rapporti tra pubbliche amministrazioni e amministrati- dice -Con il Trattato di Lisbona è stata dedicata, per la prima volta, una specifica attenzione alla questione amministrativa. Questa, sino a quel momento considerata materia di competenza nazionale, diviene “questione di interesse comune”, con l’osmosi tra le pratiche amministrative, la verificabilità dei risultati secondo parametri sovranazionali, la formazione necessariamente similare del personale pubblico. Fondamentale è la disposizione secondo cui “l’attuazione effettiva del diritto dell’Unione da parte degli Stati membri, essenziale per il buon funzionamento dell’Unione, è considerata questione di interesse comune”. Una formulazione idonea a consentire alla Commissione di intervenire sull’azione degli Stati e alla Corte di giustizia di avallare tali interventi".

"Allo stesso modo, il diritto del bilancio, tradizionalmente riservato al nucleo duro della sovranità statale, è stato conformato dai parametri europei al fine del conseguimento di obiettivi comuni e condivisi di governo dei conti pubblici. Tale processo è culminato nella costituzionalizzazione dei precetti dell’equilibrio di bilancio e della sostenibilità del debito pubblico, sulla base di apposite “clausole” di “apertura” al diritto dell’Unione europea, non a caso inserite anche nella nostra Costituzione, nella parte dedicata alla “Pubblica amministrazione”- conclude-Tra le concrete iniziative promosse dall’Unione, si può ricordare la recente Comunicazione della Commissione sul rafforzamento dello spazio amministrativo europeo, del 25 ottobre 2023: nell’osservare come per l’attuazione dell’agenda politica europea siano essenziali pubbliche amministrazioni di alta qualità, capaci e resilienti negli Stati membri, ha promosso un piano in favore delle amministrazioni nazionali fondato su tre pilastri".