Roma, 25 nov.
(Adnkronos) – "L’assemblea costituente ha approvato la proposta di condurre una battaglia politica per la creazione di un esercito europeo. Poiché in tanti si sono espressi anche contro o si sono astenuti, è opportuno spiegare il senso di questa idea. Che risponde a due esigenze principali. Una di carattere geopolitico: fornire all’Europa un suo strumento che le consenta di emanciparsi dalla sua dipendenza strategica da Usa a Nato guadagnando autonomia operativa in difesa della pace – pensiamo a operazioni di peacekeeping in ambito Onu – e dei propri interessi".
Lo dichiarano i capigruppo delle commissioni Difesa e Politiche Ue di Senato e Camera, Bruno Marton, Marco Pellegrini, Pietro Lorefice ed Elisa Scutellà.
"L’altra di carattere economico: mettere in comune risorse in termini di uomini, mezzi e tecnologie consente di fare meglio spendendo meno, evitando duplicazioni e sprechi che ogni anno costano ai cittadini europei decine di miliardi, fino a 130 miliardi secondo gli studi del Parlamento europeo. Non è certo un obiettivo facile, ma è una battaglia che il Movimento 5 Stelle condurrà nell’esclusivo interesse della pace e dei cittadini", concludono i pentastellati.