Oggi a Bruxelles, la Commissione europea ha presentato il nuovo piano, che include una serie di misure della “Strategia per la preparazione dell’Unione europea”. La strategia prevede 30 azioni principali e un piano d’azione dettagliato per avanzare verso gli obiettivi di preparazione dell’Unione in vista di possibili crisi, inclusa un’aggressione armata, oltre a favorire una cultura della “preparazione integrata” in tutte le politiche dell’UE.
Il video della commissaria Ue che mostra un kit di sopravvivenza
In un video, la commissaria Ue per la Gestione delle Crisi, Hadja Lahbib, ha mostrato il proprio kit di sopravvivenza in un minuto e mezzo, sintetizzando l’iniziativa lanciata oggi dalla Commissione, con sottofondo musicale di un pianoforte. L’incipit del video, che la commissaria belga ha girato nel suo studio, recita “Benvenuti nel ‘Cosa c’è nella mia borsa? Edizione sopravvivenza“.
Ue, il piano in caso di aggressione armata
Tra le novità previste, la Commissione europea ha annunciato la creazione di un sistema di stoccaggio europeo per garantire l’accesso alle risorse critiche in caso di emergenza, come farmaci, batterie di ricarica, prodotti alimentari e acqua. È prevista anche una piattaforma digitale per la gestione delle crisi, maggiore interoperabilità tra forze civili e militari e un sistema di sorveglianza satellitare.
L’iniziativa è stata avviata in risposta a sfide sempre più complesse, come le crescenti tensioni geopolitiche, le minacce ibride, i cambiamenti climatici e i disastri naturali, con l’obiettivo di rafforzare la preparazione dell’Unione europea. Il rapporto, che segue un approccio già adottato nei Paesi scandinavi su indicazione dell’ex presidente finlandese Sauli Niinisto, mira a proteggere le funzioni sociali essenziali, a migliorare l’adattamento climatico e a garantire la disponibilità di risorse naturali vitali, come l’acqua.
Secondo la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, l’Europa deve essere pronta a sostenere i propri Stati membri e i partner per salvaguardare vite e mezzi di sussistenza, dotando cittadini, imprese e Stati di strumenti adeguati per prevenire e rispondere alle crisi.
“Gli sforzi dei Paesi dell’Ue dovrebbero concentrarsi sull’incoraggiare i cittadini, affinché prendano misure proattive per prepararsi alle crisi, ad esempio redigendo piani familiari di emergenza e accumulando beni essenziali di sussistenza, che dovrebbero consentire di essere autonomi per almeno 72 ore in caso di emergenza”.
Le minacce ambientali, sanitarie e militari sono oggi molto concrete, ma l’Europa non è ancora pronta ad affrontarle. Secondo la bozza del piano Ue, ciò è dovuto a tre motivi: la gestione delle crisi è più reattiva che proattiva, gli strumenti disponibili sono frammentati e le strutture europee sono limitate nelle dimensioni e nelle risorse. Il primo passo della “Eu Preparedness Union Strategy” è la “previsione e anticipazione”. L’Ue rafforzerà entro il 2025 la Siac, la Single Intelligence Analysis Capacity, che diventerà il punto di accesso unico per l’intelligence degli Stati membri.