Ue: Castellone (M5S), 'Italia perde commissario Economia, ma auguri a Fitto'

Roma, 17 set. (Adnkronos) - "Oggi si insedia la nuova Commissione europea e l’Italia perde il commissario all’Economia ottenendo in cambio una vicepresidenza con deleghe minori, quali quelle alla coesione e alle riforme, che vanno al ministro Fitto. A lui vanno comunque i miei augur...

Roma, 17 set.

(Adnkronos) – "Oggi si insedia la nuova Commissione europea e l’Italia perde il commissario all’Economia ottenendo in cambio una vicepresidenza con deleghe minori, quali quelle alla coesione e alle riforme, che vanno al ministro Fitto. A lui vanno comunque i miei auguri di buon lavoro, per il bene dei cittadini italiani". Lo scrive su Facebook la vice presidente del Senato in quota Movimento 5 stelle, Mariolina Castellone.

"Non posso nascondere, tuttavia – aggiunge -, di essere molto preoccupata.

Mi preoccupa il fatto che ci sarà un nuovo cambio di gestione del Pnrr, che passa ora nelle dirette competenze di Palazzo Chigi, determinando ulteriori rallentamenti nella realizzazione dei progetti finanziati con quei fondi tanto importanti per il nostro Paese e che già procedono a rilento. Mi preoccupa che con la nomina dei commissari Kubilius alla Difesa e Kallas agli Esteri la Commissione che nasce oggi confermi la linea chiaramente bellicista che aveva caratterizzato quella che l’ha preceduta.

Mi preoccupa soprattutto la visione di futuro che si intravede in questa nuova Commissione".

"Affinché l’Europa torni a crescere, infatti, sarebbero necessarie politiche finalizzate alla crescita economica e alla tutela della sicurezza sociale di tutti i cittadini, non già all’implementazione dei sistemi di difesa militare. Del resto nel report di Mario Draghi sull’economia e la competitività europea mi aveva colpito proprio l'assenza quasi totale di riferimenti alla sanità. Com’è possibile che poco tempo dopo una pandemia che ha messo in evidenza le fragilità dei sistemi sanitari di tutta Europa, evidenziando quanto poco sia stato fatto per prevenire catastrofi come quella, non si parli affatto di aumentare gli investimenti in salute e di scorporare dal deficit le spese per la prevenzione? Eppure in un momento di grave fragilità sociale come quello che stiamo vivendo bisognerebbe parlare soprattutto di investimenti in sicurezza sociale, come del resto è previsto dal nuovo quadro di governance economica dell'Unione europea.

E quando si parla di investimenti in sicurezza sociale vi rientrano a pieno titolo quelli finalizzati alla prevenzione. Destinare risorse oggi agli screening oncologici, alla riduzione dell’obesità, vuol dire infatti andare incontro a una minore spesa domani e a una maggiore crescita nell’avvenire", conclude Castellone.