Ucraina: risoluzione M5s, 'governo si impegni per de-escalation e per pace'

Roma, 15 ott. (Adnkronos) - Il governo italiano, in merito alla crisi ucraina, si impegni "a imprimere una concreta svolta per profondere il massimo ed efficace sforzo sul piano diplomatico, in sinergia con gli altri Stati membri, per l'immediata cessazione delle operazioni belliche in ter...

Roma, 15 ott.

(Adnkronos) – Il governo italiano, in merito alla crisi ucraina, si impegni "a imprimere una concreta svolta per profondere il massimo ed efficace sforzo sul piano diplomatico, in sinergia con gli altri Stati membri, per l'immediata cessazione delle operazioni belliche in territorio ucraino e l’avvio, con iniziative multilaterali o bilaterali, di negoziati utili a una de-escalation militare, per il raggiungimento di una soluzione politica, giusta, equilibrata, duratura, adoperandosi da subito per una Conferenza di pace da tenersi sotto l’egida delle Nazioni Unite, portando il nostro Paese finalmente a farsi capofila di un percorso di soluzione negoziale del conflitto che non lo impegni in ulteriori forniture di materiali di armamento, per il raggiungimento di una soluzione politica in linea con i principi del diritto internazionale".

Così la risoluzione del Movimento 5 stelle, a prima firma Francesco Silvestri, in occasione delle comunicazione della premier Giorgia Meloni in vista del Consiglio Ue.

I pentastellati chiedono alla presidente del Consiglio anche di "non dare seguito alla richiesta di revocare le restrizioni all'uso dei sistemi d'arma occidentali forniti all'Ucraina contro obiettivi militari sul territorio russo di cui all’invito del Parlamento europeo contenuto nel paragrafo 8) della risoluzione approvata lo scorso 19 settembre; a farsi promotore di azioni di moral suasion nei confronti degli altri Stati membri dell’Unione affinché non raccolgano l’invito di cui al paragrafo 8) della suddetta risoluzione del Parlamento europeo circa l’uso da parte dell’Ucraina delle armi fornite dai Paesi occidentali in territorio russo, al fine di scongiurare la preoccupante deriva bellicista delineatasi nell’agenda europea e di cui la risoluzione del 19 settembre rappresenta una conferma; in analogia con quanto già avviene a livello degli altri Stati membri dell’Unione, a comunicare a ciascuna Camera, nelle rispettive Assemblee, in merito alle autorizzazioni di invio di armamenti, anche con riferimento al loro potenziale offensivo, procedendo alla declassificazione degli allegati contenenti la lista di armamenti inviati ed eventualmente da inviare e l’eventuale autorizzazione al loro utilizzo in territorio russo".

In conclusione, il Movimento 5 stelle chiede di "scongiurare la distrazione sia di ulteriori risorse di bilancio interne sia a valersi su fondi europei a favore del co-finanziamento dell'industria della difesa, in particolare per la produzione di armamenti, nonché a evitare il sostegno militare all’Ucraina con almeno lo 0,25 % del loro PIL annuo, come dalla proposta avanzata dal Parlamento europeo, e a sostenere il costante invio di aiuti umanitari per la popolazione ucraina, nonché il rafforzamento delle misure di accoglienza adottate per le persone in fuga dalla crisi bellica, con particolare attenzione alle esigenze dei soggetti minori, anche al fine di assicurare la tutela dei diritti loro riconosciuti dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza e alle esigenze dei soggetti più fragili, tra cui donne, anziani e disabili".