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Il volontario della Protezione Civile Massimiliano Galletti è morto lunedì scorso all’ospedale di Kiev a causa delle gravissime ferite riportate da schegge di una granata mentre prestava assistenza ai combattenti al fronte, in una zona non lontana dalla capitale Ucraina.
La morte del volontario Massimiliano Galletti
Massimiliano Galletti, dipendente del comune di San Benedetto del Tronto, partì circa un anno fa per una missione umanitaria in Polonia con la Protezione Civile. Una volta scaduto il termine della missione, ha rinnovato la sua richiesta per continuare a prestare aiuto al fronte autonomamente.
Galletti sarebbe stato colpito da schegge di una granata di un colpo di “RPG”. L’uomo aveva mantenuto i contatti con la moglie per tutta la durata della sua missione, ma la donna non aveva avuto più sue notizie circa un mese fa, probabilmente nei giorni immediatamente successivi all’incidente che lo ha ferito.
La famiglia non era a conoscenza della sua prognosi, che prevedeva un mese di coma in un ospedale di Kiev. La notizia della morte, che sarebbe avvenuta il 28 ottobre, è stata confermata dall’ambasciata italiana a Kiev.
Il rientro della salma di Massimiliano Galletti in Italia
“La parte italiana dell’iter per il rientro è completa, ieri i tempi sembravano brevi; ma ci sono ancora le questioni in Ucraina da sistemare“, dice all’ANSA il sindaco Spazzafumo
Nelle prossime ore dovrebbe essere predisposto il rientro della salma e l’autopsia dovrebbe chiarire parte della dinamica della morte del volontario marchigiano. Secondo quanto riporta da Tgr Marche, sulla vicenda indaga la direzione centrale della Digos. Tace, al momento, l’ambasciata a Kiev, nessuna commento dalla Farnesina.
“Sei sempre stato il mio punto di riferimento, la persona sulla quale sapevo di poter sempre contare da bambina, sognavo in futuro di avere un marito come te che mi hai sempre trattata da principessa. Hai sempre trovato le parole giuste per confortarmi anche quando non avevo voglia di sentirti, in questo momento che non ci sei più che mai ho bisogno di te, ma so che sei volato via da eroe. L’eroe che si è sempre stato per me e per tutte le persone che hai salvato in questi anni sono orgogliosa di te come padre, ma soprattutto come uomo sarai sempre nel mio cuore”, queste le parole di Aurora, figlia di Galletti.