Roma, 22 gen. (Adnkronos) – "No, Ministro Crosetto non sono d'accordo con quello che ha detto nella sua replica sull’Ucraina, cioè che non stiamo discutendo di una questione politica e che sarebbe, per questo, auspicabile un voto unanime del Parlamento ed evitare ogni divisione. La pace e la guerra sono questioni politiche per eccellenza, chiamano in causa la politica e, come sempre, la politica chiama in causa la sua funzione principale, quella di esercitare una scelta". Lo afferma nell’Aula di Montecitorio Nicola Fratoianni di Avs.
"Ci diceste allora e ci dite oggi: senza quelle armi la pace non si può fare, la trattativa sarà impossibile. E qui Ministro Crosetto, qui cade il primo tassello, però, non solo del suo discorso di oggi, ma della strategia assunta in questi mille drammatici giorni, ed è il tassello che fa i conti con la realtà. La domanda che io le faccio è questa: qual è la condizione sul campo? I conti con la realtà servono ad immaginare la possibilità di un cambio di passo, la necessità di costruire un'iniziativa che, in questi 1.000 giorni, è stata seppellita dalla strategia delle armi e da ciò che ha accompagnato quella strategia".
"È evidente che, senza un cambio di passo, – conclude Fratoianni – la trattativa che arriverà, magari da oltre oceano, imposta dalla seconda era trumpiana, sarà una trattativa ancora più drammatica, umiliante per il popolo ucraino, senza un'iniziativa europea e italiana che metta in campo il protagonismo dei grandi players mondiali. Se vogliamo che quella speranza si traduca in fatti, serve la politica".