Le difese aeree ucraine hanno abbattuto 9 dei 14 droni kamikaze russi, in un attacco notturno diretto alle infrastrutture energetiche della città di Kryvyi Rih, secondo quanto dichiarato dalle forze aeree.
Ucraina, abbattuti nove droni russi
Si tratta del secondo attacco di droni in due giorni contro Kryvyi Rih, città natale del presidente Volodymyr Zelensky. Il sindaco Oleksandr Vilkul ha affermato che sono state colpite le strutture energetiche, con conseguente interruzione dell’elettricità in diverse zone. In alcuni distretti sono state interrotte anche le forniture di acqua e il riscaldamento, in un periodo in cui le temperature si attestano sotto lo zero.
L’aeronautica militare ucraina ha inoltre confermato in un comunicato che i droni Shahed di fabbricazione iraniana sono stati abbattuti sopra quattro regioni nel centro e nel sud del Paese. “L’Ucraina deve cambiare tattica” le parole di Mychajlo Podoljak, giornalista e consigliere del presidente Zelensky.
Drone colpisce raffineria di petrolio russa
Mosca ha incolpato Kiev dell’incendio di un’importante raffineria di petrolio nella regione sud-occidentale di Volgograd.
Il governatore Andrej Bočarov ha confermato che nella notte il fuoco è divampato dopo un attacco di droni attribuito all’Ucraina. Il gigante Lukoil, che gestisce la struttura, è la più grande società petrolifera privata russa nonché il principale produttore di materiale petrolifero nel distretto meridionale, come indicato anche sul sito web della multinazionale. Pochi giorni prima un altro drone aveva colpito la raffineria Nevskij a San Pietroburgo. In questo caso, secondo quanto dichiarato dai servizi speciali a Rbc-Ucraina, l’offensiva sarebbe stata guidata dalla Direzione dell’Intelligence del ministero della Difesa di Kiev.
L’esercito di Mosca ha cercato invano di colpire il drone con un S-400, il sistema di difesa aerea più avanzato di cui dispongono i russi. l velivolo si è comunque abbattuto sulla fabbrica, generando un’esplosione.