La morte dell’orso M90, noto tra gli animalisti come Sonny, ha scatenato una polemica per il metodo inumano utilizzato per la sua uccisione.
L’Ente Nazionale Protezione Animali (Enpa) ha definito l’abbattimento dell’animale come un atto di barbarie ingiustificabile e l’associazione Bearsandothers-Free animals ha dato man forte a questa posizione, chiedendo l’autopsia sul corpo dell’animale, affermando che M90 sarebbe stato ucciso senza l’uso di narcotizzanti, causandogli gravi sofferenze all’animale.
Associazioni animaliste in prima linea dopo l’uccisione dell’orso M90
Dopo che è stata diffusa la notizia dell’uccisione dell’orso M90, l’Enpa ha depositato una richiesta di autopsia presso la Procura, sottolineando che l’animale sarebbe stato abbattuto senza l’utilizzo di narcotizzanti, attraverso un proiettile calibro 300 a espansione.
Secondo l’associazione animalista questo tipo di proiettile è progettato per causare notevoli danni agli organi interni con lacerazioni e emorragie, rendendo quindi l’uccisione dell’orso una vera e propria esecuzione che ha causato estreme sofferenze nell’animale.
La presidente dell’Enpa, Carla Rocchi, ha dichiarato che l’abbattimento di M90 rappresenta un atto di barbarie ingiustificato e inaccettabile eticamente, sottolineando l’importanza di accertare eventuali responsabilità legali legate a questo episodio.
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La richiesta di autopsia sull’orso M90 delle associazioni animaliste
Ad affiancarsi alle richieste dell’Ente Nazionale Protezioni Animali c’è anche l’associazione Bearsandothers-Free animals, la quale ha rinnovato la propria proposta di un approccio diverso alla gestione degli orsi nelle aree abitate del Trentino. L’associazione ha ribadito la necessità di investire in un marchio di valorizzazione dell’orso anziché puntare su abbattimenti, proponendo anche finanziamenti per la sostituzione dei bidoni dei rifiuti organici e per la creazione di un programma di formazione, monitoraggio e sensibilizzazione sulla presenza di questi animali.
Bearsandothers-Free animals ha espresso, così come l’Enpa, la propria preoccupazione riguardo alle sofferenze inflitte a M90 nel corso del suo abbattimento, chiedendo a sua volta un’indagine approfondita attraverso l’autopsia per valutare la natura e l’entità delle lesioni causate all’animale.
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