Roma, 20 nov.
(askanews) – “Dopo gli anni della pandemia, abbiamo potuto osservare due tendenze principali: lo smussamento dei picchi e, dunque, una destagionalizzazione crescente con la forte crescita del turismo internazionale. E, altro trend, la delocalizzazione, con la crescita di un turismo ‘minore’ o, meglio, più lento”. Lo ha detto a Largo Chigi, format televisivo di The Watcher Post, Magda Antonioli, vice presidente dell’european travel Commission. “In un periodo come questo, caratterizzato da guerre e crisi a livello internazionale, siamo testimoni di una forte crescita del nostro turismo caratterizzato sempre di più da una certa segmentazione.
C’è molto da fare: innanzitutto, sul piano della consapevolezza diffusa della centralità della cultura del turismo, poi occorre provvedere all’ammodernamento delle strutture per non abbassare la qualità. Infine, combattere la massificazione perché è la vera nemica della sostenibilità. Gli strumenti per farlo sono principalmente due: investire sulle risorse umane e sul mondo delle tecnologia, senza abbassare la guardia sulla transizione ambientale”, ha concluso Antonioli.