La proposta di Erdogan arriva al termine dell’incontro con il presidente ucraino Zelensky, tenutosi nella città turca.
Zelensky incontra Erdogan a Istanbul
Kiev si sta trovando ad affrontare una crescente pressione sul campo, dove negli ultimi mesi ha perso terreno nei confronti di Mosca a causa del blocco degli aiuti da parte degli alleati occidentali. “Siamo pronti a ospitare un vertice di pace in cui sia presente anche la Russia” ha fatto sapere il presidente turco in una conferenza stampa al fianco del leader ucraino. “Mentre continuiamo la nostra solidarietà con l’Ucraina, continueremo a lavorare per porre fine alla guerra con una pace giusta sulla base di negoziati” ha aggiunto.
Ankara ha cercato di mantenere buone relazioni sia con Mosca che con Kiev, aiutando le parti a raggiungere un accordo, ormai chiuso, per garantire il passaggio sicuro del grano attraverso il Mar Nero nel luglio 2022.
La posizione di Kiev
Il presidente ucraino ha definito i colloqui con Erdogan “produttivi” e ha ringraziato la Turchia per i suoi sforzi di mediazione sulle esportazioni di grano e sullo scambio di prigionieri.
Ha tuttavia respinto l’idea di negoziare direttamente con la Russia, sostenendo che l’Ucraina e i leader occidentali devono stabilire la pace alle loro condizioni. Zelensky ha fatto notare che ci sarà un prossimo vertice in Svizzera, dove Kiev promuoverà la propria “formula di pace“. Al momento è esclusa la partecipazione del Cremlino. “Non vediamo come si possano invitare persone che bloccano, distruggono e uccidono tutto. Vogliamo ottenere dei risultati” ha dichiarato il presidente ucraino ai giornalisti.
Il vertice a Istanbul
Erdogan ha reso noto di aver discusso con Zelensky sulle questioni relative alla sicurezza dei porti, alla sicurezza della navigazione nel Mar Nero, allo scambio di prigionieri e alla sicurezza alimentare, spiegando di condividere le stesse opinioni. “Non siamo senza speranza” ha aggiunto “Crediamo che la Turchia possa offrire alcune opportunità con la sua posizione“. Nelle prime settimane di guerra, dopo l’invasione su larga scala da parte di Mosca, Ankara aveva ha ospitato i colloqui per il cessate il fuoco, ma senza ottenere i risultati sperati.
La sua posizione strategica sul Mar Nero e il controllo dello Stretto del Bosforo le conferiscono un ruolo militare, politico ed economico privilegiato nel conflitto.