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Tumori: non solo F1, Monza scende in pista contro quelli del cavo orale

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Monza, 25 ago. - (Adnkronos) - Mentre si scaldano i motori per il Gran Premio di Monza per il secondo anno, in coincidenza anche con la Manifestazione FuoriGP, la città 'scende in pista' contro i tumori del cavo orale. Infatti gli Ordini Provinciali dei Medici Chirurghi e degli Odon...

Monza, 25 ago. – (Adnkronos) – Mentre si scaldano i motori per il Gran Premio di Monza per il secondo anno, in coincidenza anche con la Manifestazione FuoriGP, la città 'scende in pista' contro i tumori del cavo orale. Infatti gli Ordini Provinciali dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, con le rispettive Commissioni Albo Odontoiatri (CAO) di Monza e della Brianza, di Milano e di Cremona, organizzano per venerdì 30 e sabato 31 agosto una campagna che offrirà ai cittadini visite specialistiche gratuite per la diagnosi precoce e la prevenzione dei tumori del cavo orale.

L'appuntamento sarà in piazza Trento Trieste di Monza, che dalle ore 10 alle 19 ospiterà l’Unità mobile odontoiatrica dell’Istituto Stomatologico Italiano Milano (ISI): dopo il positivo riscontro dello scorso anno – sono stati visitati 221 pazienti, di cui 33 sono stati inviati ai Medici di Medicina Generale e in seguito indirizzati al reparto di Chirurgia maxillo-facciale per accertamenti più approfonditi – la 'Campagna di prevenzione del tumore del cavo orale' viene riproposta per sensibilizzare la popolazione su una patologia particolarmente pericolosa.

“Il progetto intende offrire visite gratuite per la prevenzione del tumore del cavo orale e per individuare potenziali lesioni maligne” spiega il dottore Massimo Roncalli che parla di "un’iniziativa di grande rilievo considerando la natura di questo tumore che è silente, invasivo, altamente infiltrante i tessuti e gli organi circostanti". “Il tumore del cavo orale colpisce gli uomini in percentuale tripla rispetto alle donne” ricorda Roncalli. “In Italia, ogni anno si registrano oltre 8.000 nuovi casi con una mortalità, a 5 anni dalla diagnosi, di oltre il 39%. La mancata diagnosi porta a un rapido sviluppo della patologia che riesce a diffondersi nei tessuti circostanti. L’intervento chirurgico a seguito di diagnosi tardiva è particolarmente demolitivo, con esiti molto impattanti sulla vita del paziente. L’aspettativa di vita è marcatamente ridotta in presenza di ritardo diagnostico. Tuttavia, la diagnosi si basa su una procedura assolutamente non invasiva e di facile realizzazione dal momento che si tratta di una visita odontoiatrica con ispezione del cavo orale. La prevenzione e la diagnosi precoce è fondamentale: quando il tumore è rilevato e curato nella sua fase iniziale, si ottiene una guarigione che va dal 75% al 100% dei casi, con interventi terapeutici poco invasivi.”