Trump torna al potere: ecco come ha vinto le elezioni

Milano, 6 nov. (askanews) - Trump è ufficialmente il 47esimo presidente eletto degli Stati Uniti. Con la conquista degli Stati considerati in bilico - come la Pennsylvania e la Georgia riportate in mani repubblicane - ha raggiunto e superato i 270 grandi elettori necessari per assicurarsi il second...

Milano, 6 nov.

(askanews) – Trump è ufficialmente il 47esimo presidente eletto degli Stati Uniti. Con la conquista degli Stati considerati in bilico – come la Pennsylvania e la Georgia riportate in mani repubblicane – ha raggiunto e superato i 270 grandi elettori necessari per assicurarsi il secondo mandato, non consecutivo, alla Casa Bianca. Una vittoria sulla rivale democratica Kamala Harris molto più netta rispetto a quanto avessero previsto i sondaggi.

Nessuna sfida all’ultimo voto, Trump ha anzi infilato una serie di record, vincendo anche il voto popolare, secondo quanto dicono i numeri a scrutinio ancora non completo: un candidato repubblicano non ci riusciva da 20 anni.

Il partito ha anche ripreso il controllo del Senato, cosa che renderà il presidente ancora più potente su tutte le maggiori decisioni di politica interna ed estera e nella nomina di nuovi giudici conservatori nei vari livelli delle corti federali:

“L’America ci ha dato un mandato forte e senza precedenti” ha detto Trump parlando ai suoi sostenitori in Florida, prima ancora che la vittoria venisse confermata ufficialmente. È anche il presidente più vecchio di sempre al momento dell’elezione e il primo con una condanna penale.

Secondo l’analisi dei dati fatta dalla Cnn, Trump ha aumentato il consenso fra la comunità nera – si guardi al Wisconsin, è passato dal 10% di 4 anni fa al 20% – e ha raccolto molti più voti fra i giovani sotto i 30 e fra chi votava per la prima volta, una fascia di elettori finora appannaggio dei democratici; mentre Kamala Harris non ha avuto il sostegno sperato dalle minoranze, a partire da quella latina.

Ancora una volta non è stato infranto il “soffitto di cristallo”, metafora usata per indicare gli ostacoli che impediscono alle donne di raggiungere posti di potere.

Anche nel 2016 la sfidante sconfitta da Trump era una donna, Hillary Clinton. Ma per gli analisti se in quell’elezione fu determinante la classe lavoratrice bianca per la vittoria, nel 2024 Trump è tornato alla Casa Bianca pescando nelle roccaforti democratiche e servendo così al partito del presidente in carica, Joe Biden, una delle peggiori sconfitte della storia.