Trump Persona dell'Anno: riflettori puntati sul Presidente eletto degli Stati Uniti

Trump Persona dell'Anno: il Time dedica la copertina al Presidente eletto degli Stati Uniti

Donald Trump è stato nominato persona dell’anno di Time per il 2024.

“La sua rinascita politica non ha paralleli nella storia americana”, scrive il magazine che annuncia la scelta. Il tycoon si insedierà alla Casa Bianca per il suo secondo mandato come presidente degli Stati Uniti il prossimo 20 gennaio 2025, dopo aver sbaragliato la concorrenza rappresentata dall’avversaria alle ultime elezioni Kamala Harris, “per aver guidato un ritorno in scena di proporzioni storiche, aver causato un riallineamento politico generazionale, per aver cambiato la forma della presidenza e alterato il ruolo dell’America nel mondo”.

Donald Trump persona dell’anno di Time

Trump era già stato nominato persona dell’anno nel 2016, dopo aver sconfitto alle elezioni di quell’anno Hillary Clinton. “Il suo primo mandato si è concluso in disgrazia, con i suoi tentativi di ribaltare i risultati delle elezioni del 2020 culminati nell’attacco al Campidoglio degli Stati Uniti. È stato evitato dalla maggior parte dei funzionari del partito quando ha annunciato la sua candidatura alla fine del 2022, in mezzo a molteplici indagini penali.

Poco più di un anno dopo, Trump ha sbaragliato il campo repubblicano, aggiudicandosi una delle primarie presidenziali più contestate della storia”, scrive il Time.

Donald Trump tra luci ed ombre

Donald Trump “ha trascorso sei settimane durante le elezioni generali in un’aula di tribunale di New York City, il primo ex presidente a essere condannato per un crimine. Il proiettile di un assassino gli ha mancato il cranio di meno di 3 centimetri durante un comizio a Butler, in Pennsylvania, a luglio.

Nei quattro mesi successivi, ha battuto non uno ma due avversari democratici, ha spazzato via tutti e sette gli stati indecisi ed è diventato il primo repubblicano a vincere il voto popolare in 20 anni. Ha riallineato la politica americana, riorganizzando il partito repubblicano e lasciando i democratici a fare i conti con ciò che è andato storto”, si legge ancora nel Time, che gli dedica la copertina, simbolo di potere e successo, con l’iconico bordino rosso.