Donald Trump ha tenuto il primo discorso da presidente eletto direttamente dalla sua residenza di Mar-aLago. Tantissimi gli argomenti trattati, dalla politica estera ai temi economici, dando un assaggio di quelle che potrebbero essere le mosse americane nei prossimi quattro anni di presidenza repubblicana. Un passaggio, in particolare, ha però alzato un polverone. Il riferimento èalle parole di Trump sul canale di Panama.
Trump, la polemica sul canale di Panama: “Non escludo intervento militare”
Durante il suo discorso nella tenuta di Mar-a-Lago, Donald Trump ha lanciato una stoccata all’ex presidente americano Jimmy Carter, scomparso all’età di 100 anni la settimana scorsa. Il democratico fu inquilino della Casa Bianca a cavallo tra la fine degli anni ’70 e il 1981, decidendo in quel periodo, di resituire il canale di Panama al Paese centroamericano: “È stato un grande errore” – commenta in merito Donald Trump – “L’hanno costruito i nostri soldati, abbiamo perso 38 mila persone, ci è costato l’equivalente di mille miliardi di dollari”. “Noi non lo abbiamo dato alla Cina, loro se ne sono approfittati, hanno abusato di quel regalo. Non doveva mai succedere una cosa simile” – ha spiegato ancora il tycoon, che poi mette in chiaro – “Ne abbiamo bisogno per una questione di sicurezza economica, è stato costruito per i nostri militari. Non ho intenzione di impegnarmi su questo adesso, ma può darsi che dovrò fare qualcosa”. Il nuovo presidente americano non esclude, dunque, un intervento militare nella zona.
Il discorso di Trump: la replica di Panama
Ovviamente, non poteva farsi attendere a lungo la replica da parte dei diretti interessati. Il ministro degli Esteri panamense, Martinez-Acha, ha rilasciato alcune dichiarazioni forti in risposta alle parole di Trump: “La sovranità di Panama non è negoziabile, come ha già dichiarato il presidente, José Raúl Mulino” – ha affermato con sicurezza il ministro, che poi conclude – “Il Canale appartiene ai panamensi e continuerà ad essere così”.