Nella giornata del 26 gennaio 2024, Donald Trump è stato condannato a pagare oltre 83 milioni di dollari come risarcimento alla scrittrice Jean Carroll per diffamazione.
Questa cifra è quasi quattro volte superiore a quella richiesta dalla scrittrice, che aveva accusato l’ex presidente degli Stati Uniti di violenza sessuale.
Accuse di violenza e denuncia
Jean Carroll, 80 anni, aveva precedentemente accusato pubblicamente Trump di averla violentata negli anni ‘90 nello spogliatoio dei grandi magazzini Bergdorf Goodman a Manhattan. Grazie a una legge temporanea dello Stato di New York, Carroll aveva potuto denunciare Trump anche per episodi del passato.
La condanna di Trump è arrivata dopo un precedente risarcimento di cinque milioni di dollari assegnato alla scrittrice lo scorso maggio.
Reazioni e nuovo verdetto
Trump ha lasciato l’aula prima del verdetto, convinto della sua colpevolezza ma non preparato alla somma richiesta come risarcimento. Dopo il verdetto, Trump ha ripetuto le accuse in tv, il che ha portato Carroll a querelarlo nuovamente. Le sue dichiarazioni hanno fornito ulteriori prove a favore della scrittrice, che ha visto aumentare il risarcimento richiesto.
Risarcimento record
I giurati hanno quantificato i danni alla reputazione di Carroll in 65 milioni di dollari, ai quali sono stati aggiunti ulteriori 18,3 milioni in danni aggiuntivi. L’avvocata di Carroll aveva inizialmente richiesto 24 milioni come risarcimento per aiutare la sua assistita a ricostruire la sua reputazione, ma alla fine ha ottenuto quasi quattro volte quella cifra.