Le truffe sono sempre dietro l’angolo ed i modi per tutelarsi li conosciamo, spesso queste sono per la maggior parte telefoniche, ma d’ora in poi bisogna stare attenti anche a quelle online che corrispondono all’hackeraggio di sistemi informatici con SPID per una donna che ha perso parte del proprio denaro.
Truffa SPID, cos’è e come difendersi
Il caso in questione riguarda una donna di nome Alessia che ha subito un’intrusione nei propri dati personali da hacker che hanno cambiato i dati bancari e incassato la tredicesima relativa al mese di dicembre.
Una difesa vera e propria non c’è se non quella di non cliccare link sospetti o messaggi che sembrano arrivare dalla banca. Nel caso della donna il denaro non le è stato ancora accreditato e la banca non le ha fornito il supporto necessario.
I truffatori nel caso della donna hanno anche tentato di acquistare un trattorino – del valore di 7.500 euro – e di aprire un prestito con la banca Agos. Tentativi che la donna ha prontamente bloccato, cambiando anche i documenti personali e tentando di rendere non validi i precedenti utilizzati dai truffatori.
La banca l’ha accusata di aver fornito lei i documenti ai truffatori
Nella sua crociata per riavere i propri soldi Alessia racconta che i Carabinieri sono in una fase di stallo, avendo in mano solo la denuncia e non potendo fare molto. Le forze dell’ordine l’hanno tranqullizzata dicendole che essi vogliono solo i suoi soldi ma lei giustamente non si sente sicura e teme altri usi dei dati sensibili.
Il legale ha sentito NoiPa e quest’ultimo ha risposto che sia stata la donna a fornire i propri dati ai truffatori e che loro sono estranei alla vicenda. Un’affermazione davvero surreale ed incredibile!
Altre persone sono state nella sua situazione e non hanno visto i loro soldi indietro, dopo la segnalazione all’ABF (Arbitro Bancario Finanziario), si spera che questo caso possa avere il lieto fine tanto atteso.