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Truffa dei QrCode a Venezia: un danno per l'economia locale

Immagine che illustra la truffa dei QR Code a Venezia

La Procura indaga su un fenomeno che danneggia l'economia della città lagunare.

Il fenomeno dei QrCode falsi a Venezia

Negli ultimi mesi, Venezia è stata al centro di un allerta riguardante l’uso di QrCode falsi, creati per eludere il pagamento del contributo d’accesso alla città. Questo fenomeno, che si è diffuso rapidamente grazie a siti e app, ha sollevato preoccupazioni non solo per la legalità, ma anche per le ripercussioni economiche che comporta. I turisti, ignari della truffa, utilizzano questi codici per accedere ai servizi senza pagare, causando un significativo danno alle entrate del Comune.

Le indagini della Procura

La Procura di Venezia, come riportato dal Corriere del Veneto, ha avviato un’indagine dopo un esposto presentato dall’allora procuratore Bruno Cherchi. L’incarico è stato affidato a un legale per seguire il procedimento per il reato di truffa aggravata ai danni di Ca’ Farsetti, sede del Comune. Le autorità stanno esaminando i dettagli di questa frode, cercando di identificare i responsabili e di fermare la diffusione di questi QrCode illeciti.

Le conseguenze per l’economia locale

Il danno economico causato da questa truffa è considerevole. Venezia, una delle città più visitate al mondo, dipende fortemente dalle entrate turistiche. La mancanza di contributi da parte di coloro che utilizzano i QrCode falsi non solo compromette le finanze comunali, ma mette anche a rischio i servizi offerti ai cittadini e ai turisti. Le autorità locali sono preoccupate che, se non si interviene rapidamente, la situazione possa aggravarsi ulteriormente, influenzando negativamente l’immagine della città e la sua attrattività per i visitatori.

La risposta delle autorità e delle associazioni locali

In risposta a questa emergenza, le autorità locali stanno intensificando i controlli e collaborando con le associazioni di categoria per sensibilizzare i turisti sui rischi legati all’uso di QrCode non ufficiali. Campagne informative sono in fase di sviluppo per educare i visitatori sull’importanza di utilizzare solo canali ufficiali per accedere ai servizi della città. Inoltre, si stanno esplorando soluzioni tecnologiche per garantire che i QrCode utilizzati siano autentici e tracciabili.