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Quando ci si reca alla Snai possiamo notare che uno dei giochi d’azzardo più consultati è sicuramente quello del Lotto. Il Gioco del Lotto è un gioco famosissimo che da anni entra nelle case di tutti gli Italiani e che da sempre può far vincere centinaia di euro. Non sempre però è facile indovinare i numeri del lotto, per via delle innumerevoli e infinite combinazioni possibili. In questo articolo però, mostreremo un metodo che può risultare vincente.
Come si gioca al lotto
“Lotto” è una parola di origine francese che significa “Porzione” o “Sorte”. In Spagna il termine viene chiamato “Lote” o “Loto” in Portogallo. Sempre dalle sue origini francesi la parola “Lotto” significa “Dividere la sorte” o “Assegnare la sorte”. La storia narra che questo termine sia nato tra la zona della Francia e nel mondo germanico e si sia poi diffuso nelle altre zone dell’area romanza. In tedesco il termine “Lotto” lo identifichiamo come “Los”.
Estrazioni del lotto
Il Gioco del Lotto moderno consiste in 3 estrazioni settimanali nei giorni di martedì, giovedì e sabato. Durante questi giorni le estrazioni vengono effettuate a partire dalle ore 20:00 per undici ruote (Bari, Cagliari, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia e Nazionale). Prima del 16 giugno 2009 nelle dieci città italiane avvenivano contemporaneamente le estrazioni, una per ogni ruota, tranne Roma in cui si estraeva l’omonima ruota e quella Nazionale.
Trucchi per vincere al lotto
Il famoso trucco del numero ritardatario ha fatto più danni che creato ricchezze. Una delle regole principali per poter vincere ad un qualsiasi gioco d’azzardo è conoscere non solo le regole, ma anche quale sia la probabilità di vincita al gioco stesso. Le regole del Lotto non sono poi così difficili, ma quando si parla di probabilità di vincita delle varie combinazioni del lotto, il discorso si fa un po’ più complesso. Vi presentiamo un metodo incredibile che sta recentemente spopolando in tutta Italia grazie alla sua semplicità.
Metodo Padre Pacifico
Il metodo per indovinare i numeri del lotto che andremo ad analizzare in dettaglio, è quello di Padre Pacifico. Il “Metodo” di Padre Pacifico è un sistema “pronto all’uso” dove grazie a particolari formule si possono effettuare dei calcoli per scoprire in modo immediato i numeri che sortiranno ad ogni estrazione. La storia di Padre Pacifico risale al XIX secolo, durante la Roma papalina.
Nell’Ottocento era il Vaticano a gestire i numeri del Lotto e nonostante diversi cambiamenti operati da pontefici intorno al 1700 (Benedetto XIII, per esempio, lo abolì nel 1727, ma Clemente XII lo ripristinò nel 1731) e fino al 1870 quando il gioco fu definitivamente assorbito dallo Stato Italiano. In un tranquillo e dimesso convento di Roma viveva, tra il 1831 e il 1846, Fra Pacifico, un frate cappuccino che in cambio delle confessioni da parte dei suoi fedeli, regalava loro dei numeri per il gioco a lotto.
Il monaco incentivava il popolo alla confessione dei peccati e perché no, tentava di rimpinguare le casse del Vaticano. Il suo, però, era un vero e proprio dono, e in men che non si dica la sua fama si sparse per tutta la città. Si narra infatti che una donna vinse ben 12.000 scudi grazie ai numeri di Fra Pacifico. La fama di Fra Pacifico raggiunse quella del Papa che preoccupato decise di mandare via il monaco e scomunicarlo.
Per acquistare il “Metodo” di Padre Pacifico è necessario collegarsi sul sito ufficiale del prodotto dove si potranno trovare moltissime promozioni. Dopo essere entrati nel sito ufficiale è necessario effettuare la registrazione e successivamente ordinare questo prodotto altamente esclusivo. Verrà pagato alla consegna, affidata al corriere, in contrassegno.
I numeri a lotto
L’estrazione avviene sulla base di 90 numeri. Tra questi ne vengono estratti 5 per ognuna delle 11 ruote. È possibile giocare un massimo di 10 numeri, distribuiti su una o più ruote; inoltre si può pronosticare l’uscita di alcune combinazioni, che vedremo a breve, a ciascuna delle quali deve corrispondere un importo in denaro. Si può giocare tramite bolletta corta, ossia una schedina per le combinazioni singole, o con bolletta lunga, per giocate suddivise in più combinazioni. La giocata minima per ogni schedina è di 1 euro, mentre la massima è di 200, alla quale può corrispondere un importo di vincita massimo pari a 6 milioni di euro; ogni vincita viene tassata per un importo pari al 6%.
Combinazioni lotto
Come dicevamo poco più sopra, bisogna tener presenti le varie combinazioni e le probabilità di riuscita di queste per giocare con furbizia e sperare di vincere al lotto. Seguono qui le principali combinazioni nei numeri del lotto:
- AMBO: scommettere sull’ambo consiste nel puntare sull’uscita di 2 numeri rispetto ai 5 estratti, ma senza considerare la posizione dei numeri estratti. La probabilità di indovinare l’ambo è di 1 su 400,5. Il premio è di 250 volte la posta. Anche in questo caso il margine dello stato è di 37,58 %.
- CINQUINA: la probabilità di indovinare la cinquina è di 1/43.949.268 con un premio di 6.000.000 volte la posta e un margine dello stato dell’87 %.
- ESTRATTO: l’estratto consiste nel puntare su un numero compreso tra 1 e 90. Si vince se il numero puntato esce tra i 5 numeri estratti della ruota sulla quale si è scommesso. Con l’estratto scommettiamo un 1 € e vinciamo 11,23 €. Le probabilità che 1 numero su 90 venga estratto nei 5 numeri di una ruota sono di 1 su 18. Questo significa che se il payout del lotto fosse del 100%, l’estratto dovrebbe essere pagato 18 volte la puntata. Se siete appassionati di un numero singolo, sarebbe cosa buona e giusta giocarlo alla roulette.
- QUATERNA: la probabilità di indovinare la quaterna è di 1/511.038 con un premio di 120.000 volte la posta è un margine dello stato dell’80 % circa.
- TERNO: la probabilità di indovinare il terno è 1 su 11.748 mentre il premio è di 4.500 volte la posta. La mia ultima intenzione è quella di annoiarvi così ve lo dico io quanto è il margine dello stato: il 61,7 %.
Storia del lotto
Il Gioco del Lotto nasce a Genova intorno a XVI secolo e veniva utilizzato per scommettere sui nomi di cittadini candidati nelle cariche pubbliche. Questo gioco prevedeva l’estrazione casuale di 5 nomi di cittadini particolarmente meritevoli e di questi 120 circa erano quelli “papabili” che sarebbero potuti diventare membri del Maggior Consiglio della Repubblica. Praticato a Genova nel XVI secolo, veniva anche nominato “Giuoco del Seminario” e a tutti quelli che erano appassionati veniva data 2 volte l’anno l’occasione di tentare la sorte con un’estrazione di cinque nomi.
Con il tempo i nomi furono sostituiti da numeri, poiché il numero dei candidati fu ridotto a 90. Le puntate non erano più nomi propri di persona, ma divennero presto nomi come “estratti”, “ambi” e “terni”, termini che sono ancora in uso a tutt’oggi e che per molto tempo furono le sole combinazioni su cui si basò il gioco. Iniziò ben presto a fare il giro della Penisola e circa un secolo dopo arrivò anche a Napoli. A Napoli il gioco venne nominato “Seminario di Napoli”, ma presto il suo nome cambiò in “Nuovo Lotto di Napoli”.
Prima estrazione
La prima estrazione venne fatta nel 1682, ma il gioco per molto tempo fu disordinato e lento con cadenza annuale, dove successivamente si passò lentamente alle due e alle tre estrazioni all’anno. Nel 1689 il gioco venne abolito e nel 1713 fu nuovamente ristabilito con tre estrazioni annuali, che furono portate a nove nel 1737. Circa 40 anni dopo, alle nove estrazioni se ne aggiunsero altre nove del lotto di Roma, finché nel 1798 fu stabilito che tutte le diciotto estrazioni fossero fatte nella città di Napoli. Nel 1804 le estrazioni furono portate a 24. La gestione del gioco fu effettuata fino al 1798 con il sistema dell’appalto, per poi passare sotto la giurisdizione di una Amministrazione speciale.
Nel 1807 venne istituita una “regia interessata” affidata all’imprenditore Carlo Emanuele Guebard di Soletta, per la durata di sei anni, dietro pagamento di un canone annuo di duecento ottantasei mila ducati, oltre alla compartecipazione del governo sugli utili in maniera preventivamente stabilita. Nel 1810 il contratto venne sciolto a causa di gravi perdite e nel 1811 le estrazioni divennero 26. Il 26 marzo 1826 Ferdinando IV di Borbone ordinò un decreto dove ordinava il Lotto in servizio autonomo con la denominazione di “Amministrazione de’ Regali Lotti” con a capo un Direttore Generale, sotto gli ordini e alle dipendenze del Ministero delle Finanze. Nel 1817 il numero delle estrazioni fu portato a cinquanta, delle quali venticinque dette ordinarie e venticinque straordinarie.
Proibizione
Il Gioco divenne così famoso che ben presto riuscì a insinuarsi anche all’interno degli Stati Pontifici. Nel 1666 papa Alessandro VII Chigi, su sollecitazione di Filippo IV re di Spagna che, allarmato per il diffondersi del Lotto nei suoi domini, aveva chiesto a Roma di intervenire affinché il gioco fosse vietato sotto il profilo religioso, aveva emanato una bolla di proibizione. Il Lotto divenne proibito e con pena della scomunica. Successivamente vennero emanate nuove proibizioni (nel 1676 e nel 1685 sotto il pontificato del beato Innocenzo XI; nel 1696, con Innocenzo XII; nel 1702, nel 1704 e 1719 con papa Clemente XI che giunse perfino a promulgare un’enciclica l’11 gennaio 1704) anche se il gioco clandestino prosperava e procurava danni ingenti non solo ai giocatori – che spesso venivano truffati da speculatori senza scrupoli
Per trovare un rimedio a questa situazione, Clemente XI delegò lo studio della materia ad una apposita Congregazione di teologi e canonisti con a capo il cardinale Tolomei. La commissione d’inchiesta giunse alla conclusione che non si sarebbe dovuto permettere “ne in Roma, ne altrove dello Stato Ecclesiastico l’uso di simili giuochi, se non sotto le condizioni e cautele, e con il regolamento dalla medesima Congregazione proposto e insinuato”. Il 19 luglio 1721 Monsignor Falconieri, Governatore di Roma e Vice Camerlengo di Santa Romana Chiesa diede la notizie dell’ammissibilità del Gioco del Lotto da parte di Innocenzo XIII, avvertendo però che rimanevano in vigore i precedenti bandi che vietavano la partecipazione ai lotti stranieri. L’istituzione ufficiale del Lotto a Roma, però, ebbe vita breve. Papa Benedetto XIII nel 1725 abolì il gioco e con tre diversi editti ordinò che fossero comminate ai trasgressori severe pene corporali e pecuniarie.
Ritardatari lotto
Esiste da tempo una teoria sui numeri del lotto ritardatari secondo cui ci si domanda se sia una cosa buona puntare sui numeri che non escono da molto tempo. In presenza di un’estrazione non truccata, su una data ruota ogni numero ha sempre la stessa probabilità di uscire, pari a 5 su 90 (ovvero 1/18), essendo 5 i numeri estratti e 90 i numeri contenuti nell’urna.
Su questa idea però possiamo arrivare alla conclusione che giocare sui numeri ritardatari ha poco senso poichè il fatto che un numero non sia uscito per molte estrazioni precedenti non aumenta in nessun modo la probabilità che venga estratto alla successiva estrazione, rimanendo essa sempre pari a 1/18. Esistono comunque soggetti che sono sempre pronti a giocare i numeri ritardatari. Secondo questi soggetti esiste la “Teoria dei ritardatari”, ovvero che nessuno è in grado di prevedere numeri estratti con maggiore probabilità di successo di un giocatore completamente “casuale”. Gli appassionati al gioco sui numeri “ritardatari” si basano sui precedenti della storia del Lotto. La probabilità che un dato numero esca almeno una volta nell’arco di 18 estrazioni è all’incirca del 64%.
Indipendentemente da quale strategia venga adottata, la probabilità di andare in perdita aumenta esponenzialmente in funzione delle giocate effettuate e la stragrande maggioranza dei giocatori è destinata ad andare in perdita, ed è su questo presupposto che si basano tutti coloro che propongono dei giochi d’azzardo. Per ogni singolo turno d’estrazione, il monte complessivo delle puntate è di norma superiore alle vincite pagate, e non potrebbe essere altrimenti.
Tabella ritardatari lotto
Ecco quali sono negli ultimi aggiornamenti i numeri più ritardatari del Gioco del Lotto:
- BARI: 20, 66, 88, 70, 12, 21, 57, 89, 18, 10,62, 35, 6, 22.
- CAGLIARI: 76, 85, 32, 49, 46, 57, 21, 87, 79, 55, 25, 75, 60, 59, 86.
- FIRENZE: 22, 32, 82, 19, 5, 74, 66, 21, 27, 45, 50, 26, 31, 56, 89.
- GENOVA: 23, 7, 12, 56, 66, 3, 65, 54, 41, 68, 84, 67, 64, 61, 46.
- MILANO: 69, 60, 61, 37, 36, 67, 17, 3, 39, 18, 72, 20, 82, 51, 90.
- NAPOLI: 71, 74, 44, 77, 32, 48, 53, 86, 60, 7, 89, 27, 46, 79, 70.
- PALERMO: 36, 11, 45, 52, 24, 61, 40, 80, 47, 38, 88, 25, 72, 22, 84.
- ROMA: 5, 79, 54, 46, 57, 30, 82, 72, 52, 60, 25, 86, 66, 78, 43.
- TORINO: 16, 65, 14, 44, 87, 9, 27, 2, 81, 42, 46, 79, 19, 59, 10.
- VENEZIA: 16, 65, 14, 44, 87, 9, 27, 2, 81, 42, 46, 79, 19, 59, 10.
- NAZIONALE: 63, 57, 67, 87, 43, 17, 60, 35, 15, 25, 29, 5, 70, 45, 38.