È arrivata nel modo più doloroso la possibile risposta a giorni di silenzio e angoscia: il corpo ritrovato morto nel fiume Santerno sarebbe quello di Daniele Mocellin, il 30enne di Altivole scomparso lo scorso 2 aprile. Un drammatico sviluppo emerso dopo l’appello accorato lanciato dalla madre durante la trasmissione Chi l’ha visto?.
Tragico ritrovamento nelle acque del Santerno
Nella serata di ieri, intorno alle 19:30, è stato ritrovato il corpo privo di vita dell’uomo, lungo le rive del fiume Santerno, nei pressi del ponte ferroviario di Imola. La macabra scoperta è stata fatta da un passante, che ha immediatamente allertato i soccorsi.
Il corpo è stato posto sotto sequestro e trasferito presso l’istituto di medicina legale, dove sarà sottoposto ad autopsia. L’esame autoptico, previsto nei prossimi giorni, potrebbe rivelarsi determinante per chiarire le circostanze della morte e stabilire eventuali responsabilità.
Trovato morto nel fiume Santerno: chi era Daniele Mocellin
Daniele Mocellin, 34 anni, padre di quattro bambini e quarto di cinque fratelli, viveva ad Altivole. Era sparito nel nulla dallo scorso 2 aprile, lasciando la sua famiglia in uno stato di profonda angoscia.
Pochi giorni dopo la sua scomparsa, Daniele aveva chiamato la madre utilizzando il cellulare di alcuni passanti. La donna, però, non aveva risposto. In una seconda telefonata le era stato raccontato che l’uomo, sparito, era in condizioni di difficoltà. Nel frattempo, nei giorni 2 e 3 aprile, Daniele era stato fermato per dei controlli dalle forze dell’ordine nella zona di Imola, come confermato dalla famiglia durante la sua partecipazione al programma Chi l’ha Visto?.
La vettura di Daniele, una Renault Scenic nera, era stata ritrovata a Castelfranco Veneto poche ore dopo la sua scomparsa, completamente chiusa e senza alcun segno di forzatura o violenza. Nonostante le ricerche si fossero estese a livello nazionale, i tentativi di rintracciarlo erano risultati vani, fino al drammatico ritrovamento del suo corpo nel fiume Santerno, a Imola.
Un luogo distante centinaia di chilometri dalla zona in cui era scomparso, che ha aggiunto un ulteriore velo di mistero alla vicenda.