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Trovato cadavere sul divano: era lì da 9 mesi

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Vicino a Vicenza, è stato trovato in una casa messa all'asta il cadavere semi-mummificato del vecchio proprietario. Giaceva sul divano da 9 mesi.

In provincia di Vicenza, un uomo è stato trovato morto sul divano della propria abitazione a 9 mesi dalla data del decesso. A scoprire il cadavere sono stati l’ufficiale giudiziario e un acquirente dopo che la casa è stata messa all’asta. Il corpo, con le gambe accavallate, era semi-mummificato.

Trovato cadavere semi-mummificato sul divano

La curiosa vicenda è accaduta a Valli del Pasubio, nei dintorni di Vicenza. La casa di Walter Dal Zotto, 42 anni, era stata messa all’asta. L’11 aprile 2018 l’ufficiale giudiziario si era recato presso l’abitazione con un possibile acquirente. La scena davanti alla quale si sono trovati i due è stata, stando alle loro testimonianze, piuttosto scioccante. Appena entrati in casa, l’ufficiale giudiziario e l’interessato all’acquisto hanno visto il corpo del vecchio proprietario sul divano: era semi-mummificato.

Secondo quanto riportato dal “Corriere della Sera”, sono in corso gli accertamenti per scoprire le cause della morte di Dal Zotto. Gli inquirenti hanno affermato che il decesso è avvenuto probabilmente per cause naturali (nonostante non venga escluso il suicidio) circa 9 mesi prima del ritrovamento.

Le forze dell’ordine si sono inoltre informate sulla storia dell’inquilino-mummia. Walter Dal Zotto aveva acquistato la casetta all’asta con la famiglia e si era trasferito a Valli del Pasubio da Schio. Dopo avere perso il lavoro, non era più stato in grado di tenere il passo con il pagamento delle bollette e la casa era stata privata della corrente. Le rate del mutuo della casa sono rimaste in sospeso, cosa che un po’ alla volta ha portato alla vendita all’asta per 27mila euro, con gara fissata per il 24 aprile.

Walter Dal Zotto aveva chiuso i rapporti sia con il padre che con il fratello dopo la morte della madre e, stando alle parole dei paesani, era un uomo piuttosto solitario e introverso. Per questo motivo, probabilmente, nessuno si è reso conto della sua morte, anche se una vicina, Patrizia Gasparoni, ha riferito di avere sempre avuto qualche sospetto. La donna, in accordo con altri abitanti della zona, aveva chiamato più volte i servizi sociali perché si occupassero dello strano e silenzioso compaesano, che vedeva sempre più magro ed emaciato. La signora Gasparoni ha dichiarato che l’unica luce della casa era quella del camino acceso che si intravedeva oltre i vetri delle finestre.

Gli abitanti di Valli del Pasubio si sono detti dispiaciuti per morte di Walter Dal Zotto, che, nonostante il carattere taciturno, non era altro che un uomo gentile e indifeso.