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Dopo alcuni casi di intercettazioni abusive, il governo italiano sta prendendo in considerazione di sviluppare una chat riservata alla presidenza del Consiglio e ai ministeri per una maggiore sicurezza, da mettere a disposizione anche eventualmente alla presidenza della Repubblica.
Un’idea ispirata alla Francia, che avrebbe già adottato tale misura. Un tema, questo, in fase di valutazione e sottoposto all’attenzione del sottosegretario e Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, Alfredo Mantovano.
Troppe intercettazioni: si opta per una chat di Stato per maggiore sicurezza
Già si stanno valutando le caratteristiche necessarie alla piattaforma: al lavoro in tal senso il sottosegretario all’Innovazione, Alessio Butti, insieme all’Agenzia per la digitalizzazione (Agid), diretta da Mario Nobile, e l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn), cui fa capo Bruno Frattasi.
La piattaforma utilizzerà la crittografia end-to-end, in modo che i messaggi saranno fruibili ai soli destinatari, rendendo le chat inaccessibili a terzi. La tecnologia di questo sistema si serve di una chiave di decrittazione disponibile solo ai destinatari designati, che impedirebbe alle comunicazioni di essere utilizzate, anche qualora fossero intercettate da altri.
Aumentano le intercettazioni: ci vuole più sicurezza per le chat di governo. Si cerca soluzione italiana
Ora si sta valutando per chi predisporre tale tecnologia: oltre a Governo e ministri si pensa di estenderlo anche agli alti dirigenti ministeriali. Lo scopo sarebbe quello di rafforzare la sicurezza nazionale e promuovere la sovranità tecnologica, tramite una soluzione preferibilmente made in Italy. Attualmente, però, i sistemi di messaggistica end-to-end in circolazione sono tutti di proprietà estera e si corre il rischio di non essere a conoscenza di quale possa essere il database di destinazione di informazioni delicate.
Le possibili soluzioni ad alto livello di controllo
A tal proposito, la direttrice generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, Elisabetta Bellone, afferma che “è aumentata l’attività di spionaggio da parte di attori statuali, ma anche di gruppi e individui. I target sono sia pubblici che privati”. Attualmente, il mercato italiano prevede alcune soluzioni, che dovrebbero però prevedere dei livelli di controllo elevati. Tra le applicazioni italiane che offrono servizi analoghii c’è TelsylnTouchApp elaborata dalla società Telsy, azienda del Gruppo Tim incentrata sulla cybersecurity e operante nell’ambito di Tim Enterprise.