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Treviso piange Giancarlo Gentilini, il sindaco che ha segnato un'epoca

Giancarlo Gentilini, ex sindaco di Treviso, in un evento pubblico

Un tributo sentito per il sindaco che ha lasciato un'impronta indelebile nella città

Un saluto emozionante per un leader carismatico

Le strade di Treviso si sono fermate per rendere omaggio a Giancarlo Gentilini, il sindaco che ha guidato la città per oltre un ventennio. La sua scomparsa, avvenuta il 24 aprile all’età di 95 anni, ha suscitato una reazione profonda nella comunità. Serrande abbassate e bandiere a mezz’asta hanno caratterizzato il paesaggio urbano, un segno tangibile del rispetto e della gratitudine che i cittadini nutrono nei confronti di un uomo che ha dedicato la sua vita al servizio pubblico.

Un leader controverso e amato

Giancarlo Gentilini, noto come “lo sceriffo”, ha ricoperto il ruolo di primo cittadino dal 1993 e ha servito come vice sindaco per due mandati. La sua figura è stata spesso al centro di dibattiti e polemiche, ma il suo carisma e la sua determinazione hanno lasciato un segno indelebile nella storia di Treviso. La camera ardente allestita presso Ca’ Sugana ha visto la partecipazione di numerosi esponenti delle istituzioni, tra cui il ministro della Giustizia Carlo Nordio e il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, a testimonianza dell’importanza del suo operato.

Un tributo che unisce la città

Il primo omaggio a Gentilini è avvenuto nella cappella dell’obitorio dell’ospedale Ca’ Foncello, dove la sua bara è stata adornata con una sciarpa del Treviso Calcio e la fascia tricolore di primo cittadino. Questo gesto simbolico rappresenta non solo il legame con la sua città, ma anche la passione che ha sempre dimostrato per il calcio e per la comunità. La partecipazione massiccia dei cittadini e delle autorità locali al funerale ha dimostrato quanto fosse amato e rispettato, nonostante le controversie che hanno caratterizzato la sua carriera politica.

Un’eredità duratura

Giancarlo Gentilini lascia un’eredità complessa, fatta di successi e sfide. La sua visione per Treviso ha contribuito a plasmare la città come la conosciamo oggi. La sua capacità di coinvolgere i cittadini e di affrontare le problematiche locali con determinazione è un esempio per le future generazioni di amministratori. La sua scomparsa segna la fine di un’epoca, ma il suo impatto sulla comunità rimarrà vivo nei cuori di chi ha avuto il privilegio di conoscerlo e di lavorare al suo fianco.