Vasta operazione delle forze di sicurezza a Mach, in Pakistan, per liberare i passeggeri di un treno dirottato dall’Esercito di liberazione del Belucistan, che ha preso in ostaggio circa 450 persone, tra cui numerosi agenti di sicurezza.
Treno dirottato in Pakistan
L’11 marzo, intorno alle 13:00, un gruppo di terroristi ha attaccato una linea ferroviaria, facendo saltare i binari e bloccando il Jaffar Express. Le autorità ferroviarie hanno confermato che a bordo del treno dirottato c’erano circa 440 passeggeri. L’area dell’attacco, tuttavia, si trovava in una zona remota e di difficile accesso.
I terroristi hanno utilizzato gli ostaggi, tra cui donne e bambini, come scudi umani. L’operazione di salvataggio è stata avviata immediatamente, coinvolgendo personale dell’esercito, dell’aeronautica, delle Guardie di frontiera e delle forze speciali. I terroristi, inoltre, erano in comunicazione con i loro complici e mandanti in Afghanistan tramite telefoni satellitari.
Treno dirottato in Pakistan, maxi operazione di salvataggio ostaggi
Il direttore generale del Servizio di pubbliche relazioni dell’esercito, Ahmed Sharif Chaudhry, ha dichiarato ai giornalisti che 100 passeggeri sono stati tratti in salvo nella serata di ieri e l’intervento è proseguito anche oggi. Ha precisato che l’operazione è stata condotta con grande attenzione e ha assicurato che tutti i terroristi presenti, 33 in totale, sono stati uccisi.
Secondo il generale, nessun passeggero è rimasto ferito nell’operazione finale di salvataggio, ma prima di questa 21 sono stati vittime della violenza dei terroristi. Il portavoce non ha fatto menzione dei 50 ostaggi che l’Esercito di liberazione del Belucistan, il gruppo che ha rivendicato l’attacco, dichiara di aver giustiziato.
“Lasciatemi dire questo molto chiaramente: chiunque abbia fatto questo sarà preso e portato davanti alla giustizia. L’incidente del Jaffar Express cambia le regole del gioco”, ha aggiunto l’ufficiale.