Milano, 11 feb. (askanews) – Centinaia di israeliani sono scesi in piazza per protestare davanti al ministero della Difesa di Tel Aviv dopo la minaccia di Hamas di posticipare il rilascio degli ostaggi a causa, sostengono, delle violazioni di Israele sul cessate il fuoco.
“Non potevo restare a casa. Provo rabbia. Provo rabbia. Mi sento tradito dal mio governo che, in realtà, sta lasciando che questa storia degli ostaggi si protragga così a lungo. Ogni giorno è fondamentale per salvarli”, dice uno dei manifestanti.
Tensioni che mettono a rischio la seconda fase di trattative e hanno già provocato l’intervento del presidente Trump che ha minacciato di “scatenare l’inferno” se gli ostaggi non saranno rilasciati entro sabato alle 12.
“Trump deve ricordare che esiste un accordo che deve essere rispettato da entrambe le parti – ha commentato uno dei responsabili di Hamas, Sami Abu Zuhri, e questo è l’unico modo per riportare indietro i prigionieri. Il linguaggio delle minacce non ha valore e complica solo le cose”.