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Indagini della Polizia di Stato
La Polizia di Stato ha avviato un’importante operazione di indagine a Como, in seguito a una serie di atti vandalici che hanno suscitato preoccupazione tra i cittadini. Le indagini, coordinate dalla Procura, hanno portato all’emissione di un foglio di via obbligatorio per tre individui, ritenuti responsabili di scritte diffamatorie legate al movimento “no vax”. Questi atti sono stati rinvenuti su muri di edifici pubblici e privati, creando un clima di tensione e allerta nella comunità.
Identificazione dei responsabili
I tre soggetti colpiti dal provvedimento sono una donna di 58 anni, residente nel Bergamasco, una donna di 60 anni di Milano e un uomo di 64 anni, proveniente dal Varesotto. Le indagini della Digos di Como sono iniziate nel febbraio 2024, in seguito al primo episodio di vandalismo, quando scritte offensive sono apparse sui muri di una sede televisiva. Da quel momento, si sono susseguiti altri atti vandalici, tra cui scritte sui muri di un cimitero monumentale e di una scuola, evidenziando un trend preoccupante di attacchi contro simboli istituzionali.
Il ruolo della Digos e delle autorità locali
Il questore di Como, Marco Calì, ha sottolineato l’importanza di mantenere l’ordine pubblico e di proteggere le istituzioni da atti di vandalismo. Le indagini hanno richiesto un lavoro meticoloso da parte degli investigatori della Digos, che hanno redatto una relazione tecnica dettagliata per identificare i responsabili. Questo approccio ha permesso di raccogliere prove solide e di agire rapidamente per prevenire ulteriori atti di vandalismo. La comunità di Como si è mobilitata, esprimendo preoccupazione per la sicurezza e la dignità degli spazi pubblici, e le autorità locali stanno lavorando per garantire che tali episodi non si ripetano in futuro.