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Un intervento salvavita senza precedenti
Nei giorni scorsi, un trapianto di fegato ha avuto luogo a Torino, presso il presidio sanitario delle Molinette, dove un padre ha donato una parte del suo organo alla figlia di soli 11 mesi. La piccola era affetta da una grave cirrosi epatica scompensata, complicazione derivante da una malformazione nota come atresia delle vie biliari, che aveva già richiesto due interventi chirurgici in Grecia senza successo. Questo intervento rappresenta un traguardo significativo nella medicina pediatrica, non solo per la sua complessità, ma anche per il forte legame emotivo che lo ha accompagnato.
La storia di una lotta per la vita
La bimba, trasferita a Torino lo scorso agosto, era stata ricoverata all’ospedale infantile Regina Margherita e inserita nelle liste di attesa per un trapianto di fegato. Dopo un periodo di attesa senza ricevere proposte di donazione da donatori deceduti, il padre ha preso la decisione coraggiosa di donare una parte del suo fegato. Questo gesto altruistico ha reso possibile il primo trapianto di fegato pediatrico in Piemonte, frutto di una collaborazione tra Italia e Grecia, sotto l’egida del Centro nazionale trapianti (Cnt) di Roma.
Dettagli dell’intervento chirurgico
Le operazioni di prelievo e trapianto si sono svolte in contemporanea nel blocco operatorio della Chirurgia trapianto fegato delle Molinette, con una durata complessiva di circa 16 ore. Il dottor Renato Romagnoli, insieme alla sua équipe, ha guidato l’intervento, supportato dagli specialisti di Anestesia e rianimazione. La complessità dell’operazione è stata accentuata dalla severa ipoplasia della vena porta della piccola paziente, che ha richiesto un autotrapianto di vena giugulare. Nonostante le difficoltà, entrambi i pazienti stanno bene: il padre è stato dimesso, mentre la figlia continua a ricevere cure nell’Area semintensiva chirurgica.