Trapani: inchiesta corruzione Eppo, personaggio chiave ex senatore Papania

Palermo, 17 ott. (Adnkronos) - E' l'ex senatore Antonio Papania il personaggio chiave dell'ultima inchiesta coordinata dalla Procura europea che ha portato all'emissione di 14 misure cautelari. Tra i destinatari proprio il politico, che lo scorso settembre era già stato ar...

Palermo, 17 ott.

(Adnkronos) – E' l'ex senatore Antonio Papania il personaggio chiave dell'ultima inchiesta coordinata dalla Procura europea che ha portato all'emissione di 14 misure cautelari. Tra i destinatari proprio il politico, che lo scorso settembre era già stato arrestato per scambio elettorale politico-mafioso. In quella vicenda i magistrati avevano scoperto che Papania avrebbe pagato una somma di denaro al clan mafioso di Alcamo (Trapani), in cambio del sostegno per le regionali del 2022.

Adesso i magistrati Eppo Geri Ferrara e Amelia Luise contestano all'ex senatore e agli altri indagati, a vario titolo, la truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche alla malversazione e anche riciclaggio. Arresti domiciliari per Papania, già in carcere, Angelo Rocca, Manfredi Vitello e Ignazio Chianetta. E poi ancora misure interdittive e divieto di dimora nel comune di appartenenza.

Secondo l'accusa Papania sarebbe stato il "principale promotore e organizzatore degli illeciti perpetrati" coadiuvato stabilmente proprio dal dirigente Mpa coinvolto nella inchiesta e da un esponente del movimento V.I.A.

di Marsala, e da un ex consigliere del comune di Cinisi (PA), interessati a ricercare e acquisire crescenti consensi intorno al movimento politico V.I.A., allargandone la composizione e l’area di influenza sul territorio trapanese e regionale, anche in vista di successive tornate elettorali.

Al fine di conseguire illeciti arricchimenti e di perseguire l’ambizioso progetto politico, i principali indagati, avvalendosi strumentalmente degli enti CE.SI.FO.P. (Centro Siciliano per la formazione professionale), I.R.E.S.

(Istituto di studi e ricerche economiche e sociali) e Associazione Tai, hanno ottenuto indebitamente finanziamenti gravanti sul Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014/2020 per oltre 8,7 milioni di euro da destinare allo svolgimento di corsi di formazione e di progetti in ambito sociale, taluni dei quali non tenuti, come accertato nell’ambito delle indagini. Della somma, circa ottocentomila euro sono stati già percepiti e impiegati per il sostenimento di spese voluttuarie personali o connesse a iniziative di sostegno del movimento politico V.I.A.

e a campagne elettorali, e ulteriori 2,5 milioni sarebbero stati a breve erogati, come spiegano le Fiamme gialle.