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Tragedia sul Gran Sasso: la richiesta di giustizia di Marco Perazzini

Marco Perazzini chiede giustizia dopo la tragedia sul Gran Sasso

Il fratello chiede chiarezza sulle responsabilità legate alla tragedia in montagna

Un dramma che scuote la comunità

La tragedia che ha colpito la comunità di Santarcangelo di Romagna continua a far discutere. Marco Perazzini, fratello di Luca, deceduto insieme a Cristian Gualdi sul Gran Sasso, ha deciso di presentare un esposto alla procura di Teramo. La sua richiesta è chiara: indagare sulle circostanze che hanno portato alla morte dei due alpinisti. In un’intervista rilasciata al Qn-Resto del Carlino, Marco ha espresso il suo dolore e la sua incredulità, chiedendosi perché non sia stato impedito l’accesso alla montagna in condizioni meteorologiche avverse.

Le responsabilità da chiarire

Marco Perazzini ha sottolineato che né lui né Cristian erano inesperti. Entrambi amavano la montagna e conoscevano i rischi legati all’alpinismo. Tuttavia, secondo il fratello, le autorità avrebbero dovuto prendere misure preventive per garantire la sicurezza degli escursionisti. “Se le condizioni erano proibitive, non dovevano farli salire”, ha affermato, evidenziando che in altre località simili vengono adottate misure più severe per proteggere gli alpinisti. La sua richiesta di giustizia non è solo per il dolore personale, ma per evitare che simili tragedie possano ripetersi in futuro.

Il ricordo di due vite spezzate

Il ritrovamento dei corpi di Luca e Cristian, dopo cinque giorni di ricerche, ha segnato un momento di grande tristezza per la comunità. I due alpinisti erano dispersi dal 22 dicembre, quando, durante un’escursione, sono scivolati in un canale. I funerali, che si svolgeranno il 2 gennaio, rappresenteranno un momento di raccoglimento collettivo, con la comunità che si unirà per onorare la memoria dei due giovani. In segno di rispetto, il Comune e i commercianti locali hanno organizzato un momento di commemorazione, accendendo candele lungo le vie del paese.