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Tragedia della funivia del Faito: il dolore e la richiesta di giustizia

Immagine commemorativa della tragedia della funivia del Faito

La comunità si unisce per ricordare Carmine Parlato e chiedere responsabilità

Il ricordo di Carmine Parlato

Il 17 aprile scorso, la funivia del Faito ha tragicamente portato via la vita di Carmine Parlato, un dipendente dell’Eav, insieme a tre turisti stranieri. La cattedrale di Castellammare di Stabia ha ospitato le esequie del 59enne, un momento di grande commozione per la comunità locale.

La cerimonia ha visto la partecipazione di familiari, amici e cittadini, tutti uniti nel ricordo di un uomo che, come sottolineato dalla moglie Elvira, era un lavoratore instancabile e un padre affettuoso.

La richiesta di giustizia

Durante il funerale, Elvira ha espresso il suo profondo dolore e la sua determinazione a ottenere giustizia per la morte del marito. “Avete strappato Carmine alla vita”, ha dichiarato, evidenziando la necessità di una risposta chiara e giusta a questa tragedia. Le sue parole hanno risuonato forti e chiare: “Non possiamo accettare che sia stata una fatalità. Chi ha messo a repentaglio vite umane deve rispondere delle proprie azioni”. Questo grido di giustizia ha trovato eco tra i presenti, che hanno condiviso il dolore e la rabbia per quanto accaduto.

Il contesto della tragedia

La funivia del Faito, un’importante attrazione turistica, è stata al centro di polemiche e preoccupazioni riguardo alla sicurezza. Gli incidenti che si sono verificati in passato hanno sollevato interrogativi sulla manutenzione e sulla gestione del servizio. La morte di Carmine e dei turisti ha riacceso il dibattito sulla necessità di garantire standard di sicurezza adeguati per evitare che simili tragedie possano ripetersi. La comunità chiede ora che vengano effettuate indagini approfondite e che i responsabili siano chiamati a rispondere delle loro azioni.