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Tragedia della funivia: Castellammare in lutto per le vittime

Cerimonia commemorativa per le vittime della funivia a Castellammare

La città piange la scomparsa di Carmine e dei turisti, mentre si indaga sull'incidente.

Il dramma che ha colpito Castellammare

La comunità di Castellammare di Stabia è ancora sotto shock dopo la tragica incidenti della funivia del Faito, che ha portato alla morte di tre turisti e di Carmine Parlato, un operatore dell’impianto. Carmine, 59 anni, era molto amato e rispettato dai colleghi e dai visitatori, noto per la sua passione nel guidare i turisti attraverso le meraviglie della costiera sorrentina.

La sua scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile, non solo tra i familiari, ma anche tra coloro che lo conoscevano.

Le vittime della tragedia

Le vittime straniere sono state identificate: i fratelli inglesi Elaine Margaret e Graeme Derek Winn, rispettivamente di 57 e 64 anni, e Janan Suliman, una farmacista araba con passaporto israeliano. Janan era in Italia per un viaggio con il fratello Thabet, 23 anni, l’unico sopravvissuto all’incidente, attualmente ricoverato in condizioni critiche. Le immagini di Janan e Thabet sorridenti davanti ai monumenti italiani ora risuonano come un triste ricordo di momenti felici, spezzati dalla tragedia.

Il lutto cittadino e la reazione della comunità

Il sindaco di Castellammare, Luigi Vicinanza, ha proclamato il lutto cittadino, annullando tutte le festività programmate. La comunità ha risposto con un mesto pellegrinaggio davanti alla stazione della funivia, dove sono stati lasciati fiori e accesi ceri in memoria delle vittime. Molti turisti, ignari dell’incidente, si sono recati alla stazione, mentre altri hanno annullato le loro prenotazioni. La Via Crucis diocesana si è svolta regolarmente, ma con un pensiero rivolto a Carmine e agli altri defunti.

Indagini e ripristino dei servizi

Le autorità stanno indagando sulle cause dell’incidente, invitando a non affrettare conclusioni. Il sindaco ha sottolineato l’importanza di lasciare che i tecnici e gli investigatori svolgano il loro lavoro senza pressioni esterne. Nel frattempo, si sta lavorando per ripristinare l’energia elettrica nelle utenze disattivate per motivi di sicurezza. La Protezione Civile regionale ha installato gruppi elettrogeni per garantire l’alimentazione temporanea delle rimanenti utenze.