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Un compleanno che si trasforma in tragedia
Una festa di compleanno a San Gregorio di Catania si è trasformata in un dramma inaspettato quando un imprenditore di 62 anni ha sparato al figlio di 23 anni, uccidendolo. L’episodio è avvenuto poco prima della mezzanotte, durante una rissa che ha coinvolto diversi giovani presenti alla celebrazione.
L’imprenditore, armato di una pistola 357 magnum, ha tentato inizialmente di sedare la lite, ma la situazione è rapidamente degenerata.
La dinamica della sparatoria
Secondo le ricostruzioni, l’uomo avrebbe esploso colpi in aria per intimidire i presenti. Quando il figlio e alcuni amici hanno cercato di disarmarlo, è scoppiata una colluttazione. Durante il conflitto, l’imprenditore ha sparato ulteriori colpi, uno dei quali ha colpito mortalmente il giovane, mentre un altro proiettile ha ferito un amico del figlio al tallone. Il ferito, un 31enne, è stato trasportato all’Ospedale Cannizzaro di Catania, ma le sue condizioni non destano preoccupazione.
Le indagini in corso
Le autorità stanno indagando sull’accaduto e hanno già arrestato l’imprenditore. Gli investigatori della compagnia di Gravina di Catania hanno raccolto testimonianze da diversi presenti alla festa, cercando di ricostruire i dettagli della serata. Si ipotizza che l’uomo fosse disturbato dal rumore della festa e che, dopo aver tentato di placare gli animi, abbia perso il controllo, portando a un tragico epilogo. La pistola era legalmente detenuta, ma l’imprenditore non aveva l’autorizzazione per portarla con sé.
Questo evento ha scosso la comunità locale, evidenziando i rischi legati all’uso delle armi e le dinamiche familiari che possono sfociare in violenza. La tragedia ha sollevato interrogativi sulla sicurezza e sulla gestione delle situazioni di conflitto, in particolare in contesti festivi dove la tensione può facilmente aumentare.