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Incidente fatale durante una discesa di speedflying
Un tragico incidente ha scosso la comunità di Brunico, in Alto Adige, dove un uomo di 46 anni ha perso la vita mentre praticava speedflying. Questo sport estremo, che combina il volo con il parapendio e la discesa lungo pendii ripidi, ha visto la sua pericolosità tornare al centro dell’attenzione dopo l’incidente avvenuto sulla pista da sci Silvester a Plan de Corones.
Le circostanze dell’incidente
Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo stava eseguendo una discesa quando, in una curva particolarmente stretta, ha perso il controllo ed è andato a schiantarsi contro un albero.
I suoi compagni di volo, che lo seguivano, hanno lanciato l’allerta non vedendolo più. Sul posto sono intervenuti i soccorsi, tra cui il soccorso alpino di Brunico e l’elisoccorso Pelikan 2, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare per salvare la vita dell’uomo, che è stato dichiarato morto all’arrivo dei soccorritori.
Il dibattito sullo speedflying
Questo incidente riaccende il dibattito sulla sicurezza dello speedflying, una disciplina che, sebbene affascinante, comporta rischi significativi.
Solo un mese fa, la stessa area era stata teatro di altri quattro incidenti, suscitando preoccupazioni tra gli appassionati e le autorità locali. La necessità di regolamentazioni più severe e di corsi di formazione adeguati è diventata un tema centrale, poiché la popolarità di questo sport continua a crescere tra i praticanti.
Conclusioni e riflessioni
La morte di questo uomo rappresenta una perdita tragica per la comunità di Brunico e per il mondo degli sport estremi.
È fondamentale che si faccia luce sulle cause di tali incidenti e che si promuovano pratiche di volo sicure. Solo così si potrà garantire che il speedflying rimanga un’attività emozionante ma, soprattutto, sicura per tutti coloro che decidono di avventurarsi in questo sport.