Nell’inchiesta che ha portato Giovanni Toti ai domiciliari, sarebbe stato aperto un nuovo filone riguardante sanità e Covid.
Le indagini continuano.
Inchiesta Liguria, Toti non si dimette: nuovo filone di indagine su sanità e Covid
Nuovo filone d’inchiesta per il governatore della Liguria, Giovanni Toti, che è già ai domiciliari con l’accusa di corruzione e falso. Secondo quanto riportato da La Repubblica, sarebbe stato aperto un fascicolo per presunti aiuti a quattro imprenditori della sanità privata, in cambio di finanziamenti. Ci sarebbe anche l’accusa di falso per un clamoroso tentativo di gonfiare i numeri della popolazione anziana ligure, nel 2021, per ottenere più vaccini, in una fase in cui il Covid era ancora un problema e tutte le regioni attendevano i sieri.
La Repubblica ha spiegato che in alcune intercettazioni, Cozzani parla con il direttore dell’Agenzia Sanitaria, Filippo Ansaldi, per chiedergli di mandargli i dati delle coperture vaccinali che avevano mandato a Figliuolo, ottenendo una risposta che parla di “quel calcolo altissimo“. Nelle intercettazioni Barbara Rebesco, altra dirigente Alisa, ha spiegato di aver parlato con “uno scagnozzo di Figliuolo” che le avrebbe detto che la Regione Liguria non aveva mandato dati allineati.
Cozzani scherza anche sulla difficoltà di avere vaccini e parlando di dati truccati ha tirato in ballo anche Giovanni Toti. Il governatore della Liguria, però, non vuole fare passi indietro e non ha nessuna intenzione di dimettersi.
Inchiesta Liguria: riprendono gli interrogatori
La giornata di oggi sarà dedicata agli interrogatori. Toccherà ad Aldo Spinelli, imprenditore ai domiciliari per corruzione, atteso davanti al gip Paola Faggioni. Toccherà anche a Francesco Moncada, ormai ex consigliere di amministrazione di Esselunga, indagato per quei 120mila euro che Esselunga avrebbe pagato per la pubblicità sulla Terrazza Colombo di Genova.
Secondo gli inquirenti, si tratterebbe di un “finanziamento illecito” alla Lista Toti. Sarà interrogato anche Roberto Spinelli, figlio di Aldo, e Mauro Vianello, ex presidente dell’Ente Bacini in porto, che avrebbe corrotto l’ex presidente dell’Autorità portuale di Genova, Paolo Emilio Signorini, per ottenere nuove cariche.
Nella giornata di martedì verranno interrogati i fratelli Testa, Arturo Angelo e Maurizio, ormai ex esponenti di Forza Italia in Lombardia, accusati di corruzione elettorale aggravata dal fine di aver agevolato Cosa Nostra.
Previste anche le audizioni come testimone di Ilaria Cavo, deputata e coordinatrice della Lista Toti, che non è indagata. Alla Spezia verrà interrogato Matteo Cozzani, ex capo di gabinetto di Toti ed ex sindaco di Portovenere, accusato di corruzione elettorale aggravata perché commessa al fine di agevolare il clan mafioso dei Cammarata di Riesi. Toccherà anche a Raffaele e Mirko Paletti, imprenditori milanesi ai domiciliari.