Roma, 21 nov.
(Adnkronos) – Un’aula didattica immersa nel verde e 3.000 alberi al posto del cemento, un polmone verde invece che un allevamento intensivo di maiali. A Montopoli in Val d’Arno, in provincia di Pisa, è nato il primo bosco biosostenibile d’Italia per combattere smog e isole di calore e per proteggere il terreno dalle alluvioni. Oggi, in occasione della Giornata dell’albero, sono stati coinvolti i bambini della scuola primaria del paese per piantare alberi e parlare di clima, ambiente e sostenibilità inaugurando la nuova aula didattica e mostrando la crescita del bosco.
Il progetto è stato promosso in collaborazione con lo scienziato Stefano Mancuso, direttore del laboratorio internazionale di neurobiologia delle piante (LINV) e il team multidisciplinare Pnat, startup dell’Università di Firenze, con la consulenza di Legambiente. Fondamentale anche la partecipazione di oltre 5000 soci di Unicoop Firenze che hanno contribuito alla raccolta fondi del progetto “Abbraccia un albero”, donando 225mila euro.
L’area, di oltre sei ettari, ospitava i capannoni dismessi di un allevamento di suini.
In poco più di due anni sono state smaltite 17500 tonnellate di rifiuti edili tra cemento, calcestruzzo e amianto, bonificando il terreno, ed è stato avviato un progetto di rinaturalizzazione dell’area con la piantagione di circa 3.000 piante e la costruzione di un’aula didattica, uno spazio in legno con tetto ‘verde’ pensato per accogliere scuole e visitatori e per realizzare attività divulgative.
Il bosco, secondo le stime, in 10 anni potrà assorbire 170 tonnellate di CO2 e altri inquinanti mentre a 20 anni il risparmio di CO2 sarà di 600 tonnellate e a 30 anni di 1400 tonnellate.
È stato inoltre messo a punto un sistema di monitoraggio su un campione di 20 alberi che permette la quantificazione della CO2 e dei principali inquinanti atmosferici rimossi dalle piante. Le piante monitorate hanno, fino ad oggi, accumulato 3,7 tonnellate di CO2. Il bosco favorisce inoltre la conservazione della biodiversità ricostituendo gli habitat ideali per insetti impollinatori, aiuta la permeabilità del suolo contro le alluvioni e mitiga anche le temperature a terra, prevenendo il fenomeno delle isole di calore.
“Questo luogo – ha dichiarato il professor Mancuso – è veramente il sogno di quello che dovrebbe accadere dappertutto in Italia e non solo. Questi alberi che stanno crescendo aiutano a rendere resistente l'ambiente al futuro e agli eventi meteorologici estremi che ci attendono. Per ogni euro che investiamo in alberi abbiamo un assorbimento di anidride carbonica che è mille volte superiore a quella di qualunque delle tecnologie umane che noi oggi possiamo mettere in campo”.
“Grazie a un incredibile lavoro di squadra – ha sottolineato Daniela Mori, presidente del Consiglio di sorveglianza di Unicoop Firenze – oggi questa area è davvero un luogo di rigenerazione, dove il bosco sta crescendo e sta producendo benefici all'ambiente". "La nascita e la cura di questo nuovo bosco, la riscoperta dell’importanza degli alberi, preziosi alleati sia contro i cambiamenti climatici che per la difesa del suolo – ha aggiunto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – dimostrano la rinnovata sensibilità e attenzione alle questioni ecologiche delle amministrazioni toscane”.