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Un ricordo che non deve svanire
A tre anni dalla tragica scomparsa di tre operai, Torino ha commemorato le vittime del crollo della gru in via Genova. La cerimonia, che si è tenuta davanti alla targa dedicata ai defunti, ha visto la partecipazione di familiari, rappresentanti delle istituzioni e del direttore di Sicurezza e Lavoro, Massimiliano Quirico. Durante l’evento, Quirico ha sottolineato la gravità della situazione lavorativa in Italia, affermando che “di lavoro si continua a morire”. Questa affermazione risuona come un monito per tutti, evidenziando la necessità di un cambiamento radicale nelle politiche di sicurezza sul lavoro.
Settimane della Sicurezza: un’iniziativa necessaria
La cerimonia ha anche segnato la conclusione delle Settimane della Sicurezza, un’iniziativa promossa da Sicurezza e Lavoro. Quirico ha spiegato che l’obiettivo di queste settimane è duplice: ricordare le stragi sul lavoro e promuovere azioni di prevenzione e formazione, specialmente tra i giovani. “Vogliamo fare memoria delle stragi sul lavoro”, ha dichiarato, “ma anche incoraggiare un cambiamento culturale che metta al centro la sicurezza e la dignità dei lavoratori”. Questo approccio è fondamentale per ridurre il numero di incidenti e malattie professionali che affliggono il settore edile, uno dei più pericolosi in Italia.
Incidenti sul lavoro: un problema persistente
Quirico ha richiamato l’attenzione su un altro tragico incidente avvenuto recentemente, che ha portato alla morte di Fatmir Isufi in un cantiere della Smat. Questo evento ha messo in luce la precarietà della sicurezza nei cantieri, dove i controlli sono insufficienti e i rischi sono elevati. “L’edilizia a Torino, come in Piemonte e nel resto d’Italia, rimane un settore ad alto rischio”, ha osservato. È evidente che è necessario un intervento più incisivo da parte delle autorità competenti per garantire la sicurezza dei lavoratori. “Ci auguriamo maggiori interventi preventivi e, soprattutto, maggiori controlli, in particolare nella fase di avvio dei cantieri”, ha concluso Quirico, sottolineando l’urgenza di un cambiamento nell’approccio alla salute e sicurezza sul lavoro.