Il 15 aprile il consiglio comunale di Torino ha approvato una delibera che introduce il divieto di fumare all’aperto. Si tratta di una modifica del regolamento di polizia urbana.
Torino, introdotto divieto di fumo all’aperto
Il 15 aprile il consiglio comunale di Torino ha approvato una delibera che va a modificare il “regolamento di polizia urbana” e che introduce il divieto di fumare all’aperto. Il consiglio comunale ha definito il divieto come una “distanza di cortesia per i fumatori“. Questo significa che non si può fumare in qualsiasi luogo all’aperto a una distanza minore di cinque metri da altre persone, a meno di avere il loro specifico consenso. Inoltre, è vietato anche fumare in presenza di bambini o donne incinte, come già previsto dal regolamento.
Al regolamento è stato aggiunto un passaggio che dice che il divieto riguarda le sigarette, i sigari, le pipe, il tabacco riscaldato, ogni prodotto a combustione e anche le sigarette elettroniche. La sanzione per coloro che violano il regolamento è di 100 euro.
Torino, divieto di fumo all’aperto: “Questione culturale di rispetto dei non fumatori e buona educazione”
La modifica era stata proposta a marzo dal consigliere dei Radicali, Silvio Viale. “Può essere considerata una misura sanitaria, ma è soprattutto una questione culturale di rispetto dei non fumatori e di buona educazione. Fumo? Mi sposto. Sono lontanissimi i tempi in cui si fumava dappertutto, nei cinema, in ogni riunione e in tutte le case. Oggi persino i fumatori più incalliti non fumano a casa, ma vanno sul balcone, alla finestra o nel cortile” ha dichiarato Viale.
Torino è la seconda città italiana ad introdurre questa misura. La prima è stata Milano, nel 2021, che aveva imposto il divieto di fumare in alcuni luoghi all’aperto, nel raggio di 10 metri da altre persone nei parchi, alle fermate dei mezzi pubblici, nelle aree gioco per bambini, nelle aree per cani, nei cimiteri e nelle strutture sportive come gli stadi.