Una madre è stata condannata a cinque anni e quattro mesi a Torino per aver abbandonato il figlio disabile che, per riuscire a sopravvivere, era praticamente costretto a cibarsi dei resti della spazzatura dei vicini.
Il ventenne era praticamente in fin di vita e, quando è stato trovato, pesava trenta chili. Anche il compagno della donna è stato condannato.
Madre condannata: il figlio disabile costretto a mangiare rifiuti
La situazione del giovane disabile era talmente grave da aver colpito anche il procuratore aggiunto Cesare Parodi che, nonostante si occupi della tutela delle fasce deboli da anni, ha dichiarato di non aver mai visto nulla del genere. Stando a quanto riferito, il ragazzo era talmente scheletrico che in molti temevano che non si sarebbe salvato.
Ma il corpo del ragazzo, pieno di lividi, mostrano un quadro raccapricciante fatto anche di violenza, tra privazioni di cibo, sopraffazioni e costrizioni a letto con le cinghie, per non parlare delle pessime condizioni igieniche. Il ventenne disabile era talmente affamato che, per riuscire a mettere qualcosa sotto i denti, è stato visto rovistare nella spazzatura dei vicini.
Il quadro raccapricciante ha fatto in modo che la madre del ragazzo venisse condannato a cinque anni e quattro mesi.
La donna, che ha altre due figlie, si è anche difesa rivelando che lei era impegnata con il lavoro e che era compito del compagno occuparsi del figlio disabile. Per questo motivo sono stati condannati entrambi per maltrattamenti e lesioni, mentre alla madre è stata sospesa la potestà genitoriale.