Torino, 21 feb.
(Adnkronos) – La Procura Regionale della Corte dei conti per la Regione Piemonte ha citato in giudizio 11 ex-dirigenti dell’Agenzia Territoriale della Casa (A.T.C.) del Piemonte Centrale per un’ipotesi di danno erariale connesso alla mancata riscossione di canoni di locazione relativi ad abitazioni di edilizia pubblica economica e popolare. L’ipotesi accusatoria muove dalle risultanze di accertamenti svolti, con il coordinamento della locale magistratura contabile, dai finanzieri di Torino, che hanno esaminato una documentazione riferibile a oltre quarant’anni di gestione amministrativa dell’Ente.
Sotto la lente del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Torino circa 11 mila posizioni (contratti di inquilini di abitazioni di edilizia pubblica economica e popolare), riferibili a oltre 32 milioni di euro di crediti pluriennali vantati dall’Ente, estinti per intervenuta prescrizione senza che tuttavia ne fosse stata data evidenza nell’ambito dei bilanci che venivano man mano approvati, così determinando di fatto l’occultamento del danno. Tali crediti sono stati poi cancellati dal bilancio dell’A.T.C.
Piemonte Centrale con delibera del relativo consiglio di amministrazione del mese di ottobre 2018. Il lavoro degli inquirenti ha permesso di attribuire agli ex-dirigenti pubblici oggi citati in giudizio la responsabilità erariale per la mancata riscossione di somme pari a circa 17 milioni di euro complessivi. Tali ex-dirigenti dell’Ente, che si sono succeduti nel tempo in incarichi comportanti la responsabilità della 'coltivazione' della riscossione dei crediti, avrebbero infatti tenuto comportamenti gravemente negligenti, tali – in ipotesi di accusa – da concorrere a causarne la prescrizione, arrecando un grave danno alle casse dell’A.T.C..