Nuove indiscrezioni emergono riguardo alla vicenda che ha coinvolto Tony Effe e l’evento di Capodanno previsto a Roma.
Tony Effe: il Codacons interviene e diffida l’artista
Dopo la cancellazione del concerto del trapper romano, il sindaco Roberto Gualtieri sembra intenzionato a riprendersi la gestione dell’evento. Secondo alcune fonti, la location potrebbe essere spostata a Piazza del Popolo, una delle piazze più simboliche della Capitale. Tuttavia, non è ancora chiaro chi si esibirà in sostituzione degli artisti inizialmente previsti. Tra i nomi che circolano per un possibile concerto di fine anno ci sono grandi nomi internazionali come gli Earth, Wind & Fire, ma anche gruppi italiani leggendari come la Premiata Forneria Marconi (PFM) e Orchestraccia.
Le conferme ufficiali potrebbero arrivare nella giornata di domenica 22 dicembre, quando il sindaco Gualtieri parteciperà all’inaugurazione della Fontana di Trevi, appena riaperta dopo i lavori di restauro.
Tony Effe: la diffida del Codacons contro il trapper per i suoi testi controversi
Un’altra possibilità in discussione riguarda l’utilizzo del budget previsto per il concerto, che potrebbe essere destinato ad altre iniziative, come la difesa dei diritti delle donne, vista la polemica legata ai testi di alcune canzoni di Tony Effe. La proposta sarebbe in linea con la visione del Comune di Roma, che considera alcuni contenuti musicali inappropriati e dannosi per l’immagine della città.
Nel frattempo, Tony Effe continua a essere al centro di una nuova controversia. Dopo aver annunciato un concerto a pagamento al Palaeur, l’artista è stato nuovamente criticato, questa volta dal Codacons. L’associazione ha infatti diffidato sia l’artista che la struttura per i motivi già sollevati dal sindaco Gualtieri, ossia la preoccupazione per l’ordine pubblico e la sicurezza. Secondo il Codacons, il trasferimento dell’evento da una piazza a un teatro non risolverebbe i problemi legati alla natura dei testi di Tony Effe, ritenuti da alcuni inadeguati. Per questo, l’associazione ha chiesto che non venga autorizzato alcun concerto di artisti con contenuti ritenuti offensivi nei confronti delle donne.