La controversia tra Tony Effe e Fedez prosegue, ma questa volta Tony Effe ha scelto Vanity Fair come piattaforma per lanciare le sue ultime stoccate. Contrariamente alla settimana precedente, i due rapper non si sono sfidati attraverso i brani musicali, ma hanno proseguito il loro dissing in un modo differente.
Effe ha interpretato la controversia con Fedez come una semplice giocata di musica, nonostante la serietà con cui Fedez ha affrontato la situazione. “Sono molto tranquillo, dovreste chiedere a lui. Non ho avuto alcun contrasto con nessuno, faccio solo musica. So solo che ho creato un brano che ha avuto un grande successo. Le parodie e gli insulti fanno parte del gioco. Il dissing è una pratica antica, come testimoniano il famoso caso tra Kendrick Lamar e Drake. Forse la gente in Italia non comprende. È solo musica”, ha risposto Effe quando la giornalista ha sottolineato l’approccio serio di Fedez sulla questione.
Effe ha anche commentato l’appello di Chiara Ferragni, moglie di Fedez, di essere esclusa dalla questione e di risparmiare i suoi bambini. “Dire ‘state lontani dai bambini’ sembra un trucco. È la prima cosa che viene in mente. Non ho mai espresso desiderio male su alcun bambino. Non ho commesso alcun errore”, ha detto ancora nell’intervista, rifiutando di aver coinvolto i bambini di Ferragni nelle sue liriche.
Infine, Effe ha ribadito la sua accusa a Fedez di essere un “bugiardo cronico”.
Rispetto a quanto affermato da Fedez, “Mi stavi ingannando scrivendo a mia moglie”, Tony Effe replica: “Può esprimere le sue opinioni, ma è un bugiardo patologico”. L’artista poi si difende dalle critiche di misoginia ricevute per il modo in cui descrive le donne nelle sue canzoni: “Non sono un misogino, anzi, collaboro con molte donne e le rispetto molto. si tratta solamente di musica e bisogna interpretare quei versi nel loro contesto: è hip hop. Si usano parole e forme specifiche. Si raccontano storie, sia belle che brutte, e si descrivono le donne in tutte le loro varie sfumature”.