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Tokyo, aggressione shock con un martello in università: otto feriti

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Violenza in un'università di Tokyo: otto feriti dopo un attacco con martello. Arrestata una studentessa, si indaga se l'azione fosse premeditata o frutto di tensioni personali.

Un grave episodio di violenza si è verificato presso un campus universitario a Tokyo, dove almeno otto persone sono rimaste ferite in seguito a un attacco perpetrato da una persona armata di martello.

Tokyo, aggressione shock con un martello in università: otto feriti

L’aggressore è stato prontamente fermato dalle forze di sicurezza. La notizia è stata diffusa dall’emittente giapponese NHK.

L’incidente è avvenuto nel campus dell’Università Hosei, situato nel distretto di Tama, nella periferia occidentale della capitale giapponese. Secondo quanto riportato da diverse fonti, la persona arrestata sarebbe una studentessa di sociologia di origine sudcoreana, di 22 anni. Le autorità locali hanno confermato che la giovane è sospettata di aver utilizzato un martello per aggredire i suoi compagni di corso durante una lezione.

Stando ai resoconti dei media giapponesi, le vittime dell’attacco, tutti studenti, hanno riportato ferite lievi, che non sembrano destare preoccupazione. Tuttavia, l’episodio ha sollevato numerosi interrogativi riguardo alle circostanze e ai motivi che hanno portato all’aggressione.

Tokyo, otto feriti in università dopo un attacco con martello

L’agenzia di stampa Kyodo ha riferito che, durante l’interrogatorio, la sospettata avrebbe dichiarato di essersi sentita “frustrata” a causa di atteggiamenti di scherno e isolamento subiti dai suoi compagni di classe. Inoltre, la giovane avrebbe utilizzato un martello che, secondo le sue parole, aveva trovato all’interno del campus stesso.

Al momento, le autorità stanno indagando per determinare se l’attacco con martello alla mano fosse premeditato o se si sia trattato di un gesto impulsivo scatenato da un accumulo di tensioni personali. Gli inquirenti stanno raccogliendo testimonianze e analizzando le dinamiche dell’accaduto per fare piena luce su quanto avvenuto.

L’episodio ha suscitato grande scalpore in Giappone, un Paese noto per i suoi bassi livelli di criminalità, in particolare nei contesti educativi. La vicenda pone l’attenzione sulla necessità di rafforzare le misure di sicurezza nei campus universitari e di promuovere iniziative volte a prevenire situazioni di disagio psicologico tra gli studenti.

Il campus Tama dell’Università Hosei, teatro dell’aggressione, è stato temporaneamente chiuso per consentire alle autorità di condurre le indagini. La comunità accademica si è dichiarata scossa dall’accaduto e ha espresso solidarietà alle vittime, augurando loro una pronta guarigione.