> > Toghe realizzate da detenute: un progetto di reinserimento sociale a Napoli

Toghe realizzate da detenute: un progetto di reinserimento sociale a Napoli

Toghe artistiche create da donne detenute a Napoli

Un laboratorio sartoriale offre nuove opportunità lavorative a donne in carcere a Pozzuoli.

Un’iniziativa innovativa nel carcere di Pozzuoli

Duecento toghe, realizzate da sarte formate all’interno del carcere di Pozzuoli, sono state consegnate ai docenti di Giurisprudenza dell’Università Federico II di Napoli. Questo progetto non è solo un gesto simbolico, ma rappresenta un’importante opportunità di reinserimento sociale per donne detenute. Le sarte, che hanno cucito le toghe in cotone pesante al 100% con profili in raso blu, hanno avuto la possibilità di apprendere un mestiere e di essere assunte dalla Sartoria Sociale Palingen, un’iniziativa che punta a dare una seconda chance a chi si trova in difficoltà.

La missione di Palingen

La Sartoria Sociale Palingen, fondata da Marco Maria Mazio e Massimo Telese, ha come obiettivo principale quello di favorire l’inclusione sociale di soggetti in condizioni di fragilità, in particolare donne. Attraverso la formazione e l’impiego professionale, Palingen offre un’opportunità concreta di riscatto. Durante l’incontro di consegna delle toghe, Mazio ha sottolineato l’importanza di recuperare tessuti e capi altrimenti destinati allo scarto, contribuendo così a un modello di sostenibilità ambientale e sociale.

Un laboratorio sartoriale per il futuro

Palingen ha aperto due laboratori sartoriali a Napoli: uno all’interno della Casa Circondariale femminile di Pozzuoli e uno all’esterno, nella città di Napoli. Questi laboratori non solo forniscono formazione pratica, ma permettono anche alle donne di apprendere l’arte della sartoria italiana, lavorando con materiali di alta qualità, come tessuti di fine serie e stock invenduti donati da aziende tessili. Questo approccio non solo riduce l’impatto ambientale, ma offre anche un’opportunità di crescita professionale e personale per le partecipanti.

Il valore del riscatto e della sostenibilità

Il progetto di Palingen si basa sulla convinzione che chi ha commesso errori abbia il diritto di riscattarsi. Mazio ha affermato che la miglior forma di sostenibilità è la rielaborazione creativa dei rifiuti tessili, un concetto che si riflette nel nome stesso dell’iniziativa, che evoca la Palingenesi, sinonimo di rinascita. Questo progetto rappresenta un esempio di come l’arte della sartoria possa diventare un mezzo per il cambiamento sociale, offrendo nuove prospettive a chi ha vissuto esperienze difficili.