In queste ore negli Stati Uniti si sta decidendo il destino di TikTok, dopo le numerose preoccupazioni in merito alla sicurezza dell’applicazione, il congresso voterà a breve se mettere al bando il social.
L’incontro dovrebbe avere luogo intorno alle ore 10 locali, mentre in Italia sarà primo pomeriggio, e non è ben chiaro il risultato, anche perché alcune figure chiave sembrano contrarie ad una soluzione così drastica.
Ultimatum per ByteDance
Se la legge dovesse passare, ByteDance si ritroverebbe davanti ad un vero e proprio ultimatum: o vendere TikTok nel giro di 180 giorni, oppure, in caso contrario, l’applicazione verrà bandita negli Stati Uniti in entrambi gli store di Apple e Google.
Ma la società non se n’è rimasta con le mani in mano, Shou Zi Chew, l’ad della compagnia, è infatti sbarcato a Washington per cercare di fermare questa norma.
Ma non è l’unico dipendente di ByteDance a fare qualcosa in merito, Michael Beckerman, vicepresidente per le politiche pubbliche di TikTok, ha scritto in una lettera come questa legislazione, approvata con una velocità mai vista prima e senza nemmeno la possibilità di un’udienza pubblica, pone delle serie preoccupazioni costituzionali.
La risposta della Cina
ByteDance ha sempre negato con fermezza qualsiasi legame con il governo cinese, dichiarando che un eventuale messa al bando di TikTok negli Stati Uniti non farà altro che ritorcersi contro il paese.
Ma è stato anche il governo cinese a commentare quanto sta per accadere in America tramite le parole del portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin. Stando a quanto dichiarato, il governo di Washington non ha mai trovato davvero delle prove che TikTok sia un pericolo per la sicurezza nazionale, nonostante ciò continua ancora adesso a tentare di reprimere l’applicazione.