TFF, Baricco e Angelina Jolie: una mail e un piatto di spaghetti....

Torino, 25 nov. (askanews) - Angelina Jolie e Alessandro Baricco. Un connubio che si è formato come per magia ha detto lo scrittore, accanto all'attrice premio Oscar, arrivata a presentare al Torino Film Festival il suo nuovo film "Without Blood", che ha scritto, diretto e prodotto, tratto dal best...

Torino, 25 nov.

(askanews) – Angelina Jolie e Alessandro Baricco. Un connubio che si è formato come per magia ha detto lo scrittore, accanto all’attrice premio Oscar, arrivata a presentare al Torino Film Festival il suo nuovo film “Without Blood”, che ha scritto, diretto e prodotto, tratto dal bestseller “Senza sangue”.

“È un piacere per me – ha detto Baricco – consegnarti il premio della mia città, la Stella del Mole”, riconoscimento con cui il festival l’ha omaggiata, prima dell’anteprima aperta al pubblico.

Jolie si è detta una grande fan di Baricco e del suo modo di scrivere “cinematografico”, è rimasta affascinata dal suo libro, che ha definito “uno studio sull’umanità e sui rapporti umani”, e ha detto di aver fatto tutto il possibile per adattarlo cercando di restare fedele all’originale, “provando a leggere nella mente di Baricco”.

Il film con Salma Hayek Pinault è stato girato in Italia, è ambientato in un non luogo, all’indomani di un generico conflitto, ed esplora verità universali sulla guerra, il trauma, la memoria e la guarigione.

Baricco ha detto che rivedendolo si è emozionato come mai aveva fatto prima guardando un film tratto da un suo libro e ha raccontato l’incontro con Jolie.

“È una di quelle cose magiche che avvengono nella vita di uno che fa un mestiere magico, mi scrisse una mail ed è come se ti scrivesse Jessica Rabbit o Topolino invece era lei, e mi ha scritto una lettera su ‘Senza sangue’ che forse è il testo più bello sul libro che abbia mai letto, come comprensione, dolcezza, intelligenza.

Lei mi ha invitato a Los Angeles, a casa sua; questo viaggio poteva essere difficile sulla carta ma lei lo ha reso facile e si è messa a cucinarmi un piatto di spaghetti, non male, e abbiamo cominciato a parlare del libro”.