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Texas, la polizia potrà arrestare i migranti che entrano illegalmente

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Il governatore del Texas ha firmato una legge che consente alla polizia di arrestare i migranti irregolari entrati illegalmente nel Paese

Lunedì il governatore del Texas, Greg Abbott, ha firmato una legge che conferisce a tutte le forze di polizia dello Stato nuovi poteri per arrestare gli immigrati che si ritiene siano entrati illegalmente negli Stati Uniti e autorizza i giudici locali a ordinare la loro espulsione attraverso il confine con il Messico.

Texas, nuova legge sui migranti irregolari

Il disegno di legge è stato approvato il mese scorso dalla legislatura texana, dominata dai repubblicani, nonostante le obiezioni dei democratici. Gli esperti hanno dichiarato che la normativa, che entrerà in vigore il prossimo marzo, sfida la legge Usa essendo una chiara violazione delle competenze del governo federale in materia di immigrazione. La nuova misura è stata concepita per autorizzare tutta la polizia del Texas ad arrestare i migranti sospettati di aver attraversato illegalmente il confine con gli Stati Uniti. Secondo il piano di Abbott, il presunto reato verrebbe classificato come reato minore e un giudice locale potrebbe ordinare all’imputato di lasciare il Paese.

I precedenti

L’arresto di migranti da parte del Texas non è una novità. Nei sei mesi successivi all’insediamento di Joe Biden alla Casa Bianca nel 2021, lo Stato ha iniziato a stipulare accordi con i proprietari di terreni che confinano con il Messico e ad arrestare gli immigrati che attraversavano queste proprietà, non per presunti reati di immigrazione coperti dalla legge federale, ma per violazione di domicilio. Lo stesso Abbott era salito alla ribalta politicamente trasportando in autobus migliaia di immigrati in città gestite dai democratici e stendendo filo spinato e boe giganti lungo il Rio Grande, dove il fiume segna il confine.

Contrarie le opposizioni

Il governo messicano aveva criticato la misura quando ancora era in discussione, avvertendo che avrebbe portato alla separazione delle famiglie e al profiling razziale. La normativa potrebbe anche determinare l’arresto illegale di cittadini statunitensi e di immigrati che si trovano nel Paese legalmente. I democratici hanno inoltre definito la misura come il tentativo più drammatico da parte di uno Stato di sorvegliare l’immigrazione dopo la legge dell’Arizona del 2010, che è stata ampiamente bocciata dalla Corte suprema degli Stati Uniti.