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Un episodio inquietante a Racalmuto
Un grave episodio di violenza si è verificato nel tardo pomeriggio di ieri a Racalmuto, in provincia di Agrigento, dove un uomo di 45 anni, identificato come D.M., ha terrorizzato un gruppo di 27 migranti ospiti di un centro di prima accoglienza. L’individuo, armato di pistola, ha seminato il panico tra i rifugiati, costringendoli a vivere momenti di autentico terrore.
Intervento delle forze dell’ordine
Immediatamente allertati, i carabinieri sono intervenuti sul posto, riuscendo a identificare e rintracciare l’aggressore. Dopo averlo portato in caserma, le forze dell’ordine hanno avviato una perquisizione della sua auto, alla ricerca dell’arma utilizzata durante la minaccia. Tuttavia, le ricerche non hanno portato a risultati concreti, né nell’abitazione dell’uomo né in altri immobili a lui riconducibili.
Testimonianze dei migranti
Durante la notte, i carabinieri hanno ascoltato cinque migranti presenti nella struttura, tre dei quali hanno raccontato di aver subito minacce dirette, con la pistola puntata alla testa. I giovani, visibilmente scossi dall’accaduto, hanno chiesto di essere trasferiti in un luogo più sicuro, evidenziando la loro paura e vulnerabilità. L’episodio ha sollevato interrogativi sulla sicurezza all’interno dei centri di accoglienza, già oggetto di critiche per le condizioni in cui vivono i migranti.
La situazione sotto controllo
Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo avrebbe agito in uno stato di alterazione, avendo anche esploso due colpi in aria per intimidire i presenti. La struttura, conosciuta come “Villa Paradiso”, era originariamente un bed and breakfast, trasformato in centro di accoglienza. I carabinieri della compagnia di Canicattì hanno continuato a effettuare rilievi e a raccogliere testimonianze per chiarire la dinamica dei fatti e garantire la sicurezza dei migranti.