A seguito del violento terremoto magnitudo 7.3 che ha colpito l’arcipelago di Vanuatu, nel Pacifico, nella giornata di ieri, il governo di Vanuatu ha rivisto oggi il bilancio delle vittime al ribasso, da 14 a nove. A renderlo noto è stato l’Ufficio nazionale per la gestione dei disastri.
Scende a nove il bilancio delle vittime del terremoto a Vanuatu
Ci sarebbero “nove morti confermati dall’ospedale centrale di Vila”, come si legge nell’ultimo aggiornamento pubblicato dall’agenzia, senza ulteriori spiegazioni sul il motivo della revisione al ribasso. Il bilancio resta in ogni caso provvisorio e si teme un aumento delle vittime a causa dei numerosi dispersi sotto le macerie. A subire gravissimi danni sarebbe stata la città di Port Vila, capitale con meno di 50mila abitanti, con edifici compromessi, tra cui le sedi delle ambasciate di Stati Uniti, Regno Unito e Nuova Zelanda.
Danni a edifici e alle infrastrutture rallentano i soccorsi
A seguito del sisma, l’ospedale principale sarebbe stato reso inagibile, costringendo allestimenti d’emergenza in tende da campo per accogliere i pazienti e un aeroporto risulta ormai inutilizzabile per i voli civili, eccetto quelli umanitari. Le squadre di soccorso stanno lavorando senza sosta, cercando di rintracciare i superstiti dalle grida di chi è ancora intrappolato sotto le macerie. Sebbene la comunità internazionale abbia risposto rapidamente, la chiusura dell’aeroporto ai voli commerciali e i danni alle infrastrutture logistiche stanno complicando l’arrivo dei soccorsi, e si è resa urgente la creazione di corridoi di emergenza.